ROMA – Slitta nuovamente l’approdo in Senato del testo sulle riforme.
La commissione Affari costituzionali ha infatti sospeso la propria seduta mattutina, perché i senatori sono attesi alla Camera per l’elezione in seduta comune del Parlamento di due giudici della Corte Costituzionale, riaggiornandosi alle 17.30: di fatto, slitta la seduta di aula, convocata alle 16.30. Il nodo in commissione riguarda l’emendamento sulla modalità delle liste tra cui i consiglieri regionali dovrebbero scegliere tra consiglieri regionali e sindaci, che non troverebbe il gradimento di Forza Italia. L’argomento è stato affrontato anche in un vertice tra Calderoli, il sottosegretario alle Riforme Luciano Pizzetti e il capogruppo di FI Paolo Romani .
Nel frattempo il patto del Nazareno regge anche sulla riforma del Senato, ma la maggioranza si spacca . Il nodo è quello del meccanismo di elezione dei ‘nuovì senatori. Il testo messo a punto dalle relatrice Anna Finocchiaro sulle riforme, che prevede l’attribuzione dei seggi in modo proporzionale, tenendo conto della composizione dei consigli regionali, convince Forza Italia ma suscita perplessità nel NCD e anche nella Lega che in questi mesi ha dato il suo apporto ed il suo supporto al superamento del bicameralismo paritario. La questione, presumibilmente, sarà ulteriormente approfondita nel week-end che precede l’approdo in aula del Ddl costituzionale, che con ogni probabilità, sarà lunedi mattina. La commissione, infatti, si è appreso tornerà a riunirsi oggi pomeriggio alle 15 per dare mandato ai relatori alle 17.30. Sulla questione si continuerà in ogni caso a lavorare nel prossime ore.