Brugnaro, Venezia affonda nei debiti, Renzi ci aiuti

ROMA – “O mi date le risorse o la possibilità di vendere prorpietà”. E’ questto l’appello lanciato dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro che qualche tempo fa aveva azzardato addirittura l’ipotesi di vendere un quadro di Klimt per fare, come si suol dire, cassa. 

”Per il prossimo anno ho solo 200mila euro per la manutenzione ordinaria, dobbiamo avere 40 milioni. Non ho niente. Se diciamo che Venezia è un bene di tutti, o mi date le risorse o mi date la possibilità di vendere le proprietà e le opere. Fra vedere un bambino morire e vendere un quadro, vendo un quadro”. Un appello che il primo cittadino lagunare rivolge direttamente a Matteo Renzi per salvare la sua città, unica al mondo.  “Quando sono arrivato c’erano 72 milioni di sforamento dal patto di stabilità, a settembre abbiamo scoperto di essere fuori di altri 20. Negli ultimi 10 anni sono stati tolti alla città 140 milioni di euro, i conti della legge speciale”, spiega Brugnaro. “Per pulire il centro storico paghiamo 30 milioni, dobbiamo spazzare la città a mano. Le giunte prima di me hanno venduto i palazzi, svenduto le azioni dell’aeroporto e riempito di buchi tutte le società partecipate. Ma adesso siamo alla canna del gas e la città viene giù. Cadono gli intonaci, i masegni, i barbacane. L’altro giorno un intonaco ha sfiorato una gondola. Chiamiamo i vigili del fuoco, mettiamo in sicurezza, ma non abbiamo più soldi”.

Condividi sui social

Articoli correlati