Scuola. M5S, negato diritto allo studio

Presentata alla Camera un’interrogazione M5S con la quale, tra l’altro, si chiede al Miur la stabilizzazione degli insegnanti di sostegno presenti nelle graduatorie d’istituto. Sollecitata anche una soluzione adeguata per risolvere il caso di Gaia,  bambina leccese  affetta da Sma

ROMA – “Sono molti, troppi, i casi di alunni diversamente abili che, nonostante abbiano diritto allo studio al pari degli altri, di fatto non hanno la possibilità di svolgere con regolarità e costanza le lezioni a causa della mancanza di un numero adeguato di insegnanti di sostegno. Per eliminare quella che è una vera e propria discriminazione chiediamo al ministero dell’Istruzione quali iniziative intenda adottare per garantire il diritto allo studio a tutti gli alunni con disabilità e se intenda provvedere all’immissione in organico dei docenti specializzati sul sostegno, anche non presenti nelle graduatorie ad esaurimento o nelle graduatorie di merito, e quindi procedere all’assunzione di coloro i quali sono presenti nelle graduatorie d’istituto”.

Lo affermano i parlamentari M5S in commissione Cultura di Camera e Senato commentando l’interrogazione depositata alla Camera, a prima firma Maria Marzana, che oltre al contesto nazionale prende in esame un episodio specifico, quello della  famiglia residente a Salice Salentino (Lecce) che ha sollevato il caso del mancato diritto all’educazione e all’istruzione per la figlia Gaia, una bambina di tre anni e mezzo affetta da Sma tipo 1, una grave disabilità che comporta la ventilazione meccanica assistita per 24 ore al giorno.

“Nella classe di Gaia l’insegnante di sostegno  era assente sin dal primo giorno e la bambina  ha dovuto trascorrere i primi giorni di scuola con la madre al fianco. Successivamente le è stato assegnato una docente, privo però specializzazione per il sostegno. Nell interrogazione chiediamo al ministro Giannini  di assegnare a Gaia l’insegnante di sostegno dello scorso anno.

Inoltre, chiediamo al titolare del Miur quali iniziative intenda adottare al fine di garantire la continuità didattica per gli alunni affetti da disabilità grave. Nonostante le recenti assunzioni di docenti sul sostegno, nelle nostre scuole di ogni ordine e grado mancano all’appello ancora 30 mila insegnanti specializzati. La conseguenza delle mancate assunzioni e assegnazioni dei docenti si traducono in gravi disagi per gli studenti con disabilità e per le loro famiglie e, in pratica, lo Stato non garantisce il diritto allo studio.

Il tanto decantato piano di assunzioni straordinario e la costituzione dell’organico dell’autonomia non hanno sanato la persistente mancanza di insegnanti di sostegno nelle scuole italiane che coprono l’80% rispetto alle reali necessità: a fronte dei 120 mila docenti necessari a mantenere il rapporto di un docente ogni due alunni ‘certificati’, continua a rimanere a quota 90 mila il numero di insegnanti stabilizzati”.

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