in 10 mesi 6.500 militari afghani uccisi
ROMA – “Nostra intenzione e’ proseguire con questo impegno e continuare, lasciare in sicurezza il territorio” afghano. Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, durante l’audizione congiunta con il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, davanti alle commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato sull’evoluzione della partecipazione dell’Italia alla missione Nato in Afghanistan.
Pinotti ha riferito dell’importanza dell’addestramento delle forze militari afghane e che nei prossimi giorni le nazioni che compongono la coalizione internazionale decideranno formalmente il proprio impegno, ovvero in termini di uomini e mezzi, oltre che in finalita’.
In 10 mesi, da gennaio a ottobre, ben 6.500 militari afghani sono morti in seguito a scontri armati e battaglie con i taliban, ha aggiunto Pinotti, mentre altri 9mila militari sono rimasti feriti. I comandi militari afghani stanno cercando di ricostituire le unita’ e a giudizio di Pinotti la coalizione internazionale svolge e deve continuare a svolgere un ruolo primario in questo, oltre che fornire materiale militare. “E’ un’evoluzione e una necessita’ nata sul campo”, quindi non strettamente legata a’ Resolute Support’, l’attuale fase di attivita’ e impiego dei contingenti militari stranieri presenti in Afghanistan, ha sostenuto il ministro della Difesa. Ribadendo quindi l’esigenza di proseguire il prossimo anno la missione militare italiana nel
Paese asiatico.
E non è tutto. “Inquietano le informazioni circa una infiltrazione dell’Isis in alcuni distretti del Paese, dove ci sono già stati violenti scontri con i talebani”, aggiunge il ministro
della Difesa.