Banche. Codacons, inserire anche i consumatori in arbitrato

FIRENZE  – Il Codacons ha deciso di rivolgersi al premier Matteo Renzi affinchè nell’arbitrato che dovrà decidere sui risarcimenti ai risparmiatori coinvolti nel salvataggio delle banche, sia inserito un rappresentante dei consumatori.

Lo afferma la stessa associazione dei consumatori in una nota. »Riteniamo indispensabile la partecipazione di un rappresentante Codacons alla commissione che dovrà valutare gli indennizzi, come forma di ulteriore garanzia per i risparmiatori, avendo la nostra associazione raccolto il maggior numero di investitori traditi sul territorio e avviato una offensiva legale proprio sui risarcimenti – spiega l’organizzazione -. Al tempo stesso chiediamo al Governo di verificare la totale imparzialità e terzietà degli arbitri dell’Autorità anticorruzione, escludendo qualsiasi possibile conflitto di interessi o legami con banche o società di credito. In particolare l’associazione chiede di valutare la posizione del professor Ugo Draetta, che risulterebbe nel consiglio d’amministrazione della società Ge Capital Italia, e se tale incarico sia compatibile con quello di arbitro per la grave vicenda delle banche«. 

Ma non solo. Il Codacons sollecita anche la procura ad indagare su eventuali illeciti «da parte degli ex vertici amministrativi e gestionali della banca, e dagli organi di vigilanza e controllo istituzionale, Consob e Banca d’Italia, per aver permesso il prorogarsi di una situazione grave e pericolosissima per i risparmiatori e gli azionisti, ed invece di tutelare il risparmio e la proprietà – entrambi costituzionalmente garantiti – hanno permesso il disastro di perdite che oggi tutti conosciamo», puntualizza l’associazione dei consumatori in una nota diffusa oggi circa l’attività della procura aretina. «L’iter che ha condotto il Governo a varare i provvedimenti di azzeramento del valore delle azioni e delle obbligazioni subordinate, è verosimilmente frutto di due concause gravissime: da una parte – sottolinea la nota dei consumatori – gli atti degli organi amministrativi e di controllo della banca, dall’altra la mancata vigilanza di fatto degli organi predisposti. Perchè Banca d’Italia e Consob non hanno diffuso le notizie circa il gravissimo rischio di insolvenza della banca? Perchè non sono intervenute a tutela dei risparmiatori negli anni in cui questi investivano inconsapevoli in una banca già irrimediabilmente malata? La tutela del mercato e della stabilità finanziaria deve essere garantita in primis contro le frodi a danno del risparmio costituzionalmente garantito, pena il costituirsi di un perverso meccanismo collusivo». 

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