Equitalia, da oggi ‘rottamazione’ cartelle. Per il M5S finta abolizione

ROMA – Da oggi fino al 23 gennaio 2017 sarà possibile presentare la domanda presso gli sportelli di Equitalia e usufruire dello sconto sulle sanzioni. Sul sito internet di Equitalia si può scaricare il modello di domanda di adesione alla rottamazione o definizione agevolata delle cartelle di pagamento. Prevista inoltre la possibilità di inoltrare la richiesta tramite Posta elettronica certificata.

COME SI SCARICA LA DOMANDA DI ROTTAMAZIONE La domanda di rottamazione delle cartelle di pagamento è stata resa disponibile sul sito internet di Equitalia la sera di venerdì scorso, 4 novembre. Il modulo ‘DA1’ di dichiarazione di adesione alla definizione agevolata può essere scaricato dal sito e compilato con i propri dati personali, le informazioni sulle cartelle interessate e la scelta se procedere al pagamento in un’unica soluzione oppure a rate. Il modulo, come accennato, può essere presentato agli sportelli di Equitalia direttamente oppure inviato, unitamente a copia della carta d’identità, alla casella email o Pec della Direzione Regionale di Equitalia di riferimento.

A QUALI INDIRIZZI MAIL BISOGNA INVIARE LA DOMANDA? Nel caso di invio telematico della domanda di rottamazione delle cartelle a Equitalia, il contribuente dovrà spedire il modulo “DA1”, insieme alla carta d’identità, a un indirizzo mail (o Pec) diverso a seconda della regione di residenza. La lista degli indirizzi mail e di posta elettronica certificata (Pec) ai quali inviare la domanda è stata resa disponibile insieme al modulo “DA1”.

Da governo finta abolizione

“Siamo di fronte a una finta abolizione di Equitalia da parte del governo. Noi abbiamo chiesto di internalizzare il servizio di riscossione, come avviene in tutti i maggiori paesi Ue. E soprattutto abbiamo chiesto una riduzione strutturale dei costi della cartella, una vera abolizione degli aggi e una riscossione piu’ umana, che distingua tra furbi e cittadini in difficolta’”. Lo afferma Daniele Pesco, capogruppo M5S in commissione Finanze alla Camera. 

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