Il 25 aprile, il 1° maggio ed il 2 giugno, salvati da un emendamento. Chi salverà ora l’Italia?

ROMA – «Ha un grande valore simbolico l’approvazione del nostro emendamento che salva le festività civili del 25 aprile, del 1° maggio, del 2 giugno: serve a dire che siamo ancora e vogliamo rimanere una nazione, un Paese unito, una comunità».

Lo dicono i senatori Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, primi firmatari insieme con Vincenzo Vita, Vidmer Mercatali e tutti i senatori Pd della commissione Bilancio, dell’emendamento 1.187 alla manovra che chiedeva di mantenere le tre festività civili oggi previste nel calendario italiano. «Conservare le feste della Liberazione, del Lavoro, della Repubblica – affermano i due parlamentari – ha molto a che fare anche con l’impegno per superare la difficile congiuntura economica e politica che stiamo vivendo: l’Italia è un grande Paese – concludono i due senatori – che però crede troppo poco in se stesso, mentre solo valorizzando le nostre qualità nazionali e stringendoci attorno alla nostra comune identità, possiamo sperare di venire fuori dal tunnel». Per adesso la storia è salva ed il suo significato impresso in quelle tre date di lotte civili rimane inalterato..ma chi salverà ora l’Italia?

Condividi sui social

Articoli correlati

Università

Poesia

Note fuori le righe