Berlusconi chiama Ballarò in diretta: “Siete dei mistificatori”. Il video

ROMA – Una  sceneggiata da premio nobel quella andata in onda a Ballarò questa sera mentre si parlava di immondizia a Napoli.

Improvvisamente è arrivata  una telefonata niente popò di meno che dal presidente del Consiglio.  “Gli impegni sono stati mantenuti”, ha rimarcato Berlusconi riferendosi al caso di Terzigno. Anzi. “In otto giorni la promessa è stata completamente mantenuta. Anche per i rifiuti nel centro di Napoli  è stato rispettato l’impegno dei 3 giorni. Quindi  due promesse completamente mantenute” , ha incalzato nervosamente l il premier di fronte a Floris che tentava di porgli delle domande. E poi, sempre rivolgendosi al conduttore “Lei deve smetterla di interrompere quando si tenta di dare una informazione corretta rispetto a un misfatto. È la solita prepotenza, lei crede che la Rai sia sua invece è pagata da tutti gli italiani. Siete dei mistificatori è la solita tecnica che non può funzionare con me che di tv, se permette ne so più di lei”.
E poi butta giù il telefono.

Siamo veramente ad uno dei capitoli più brutti della peggior commedia italiana. Già oggi il governo, anzi il premier Berlusconi in persona, ha tenuto a precisare  in un comunicato  che è “incurante degli attacchi e delle polemiche e continua a lavorare con ottimi risultati sia in politica interna che in politica estera”. E poi ciliegina sulla torta il premier, alludendo probabilmente al terremoto interno che sta devastando il suo partito,  ha invitato “tutti al senso di responsabilità, alla sobrietà, al rispetto dei nostri militanti e dei nostri elettori che non approvano certo personalismi ed esibizionismi”. Sarà un messaggio destinato anche a Mara Carfagna? Non è dato a sapersi. Ma è chiaro che Berlusconi sente la sua poltrona  traballare, come fosse scosso da un un potente sisma, al quale non può sottrarsi ogni qualvolta, specie ora che  gli equilibri della sua maggioranza si fanno sempre più precari.

Berlusconi sempre nel suo comunicato ha fatto notare  che da questo momento si interesserà ai problemi del mezzogiorno. Incredibile. Perchè questo accade proprio nel momento  in cui il suo partito arranca, respira affannosamente questo improbabile recupero di consenso. Eppure lui imperterrito tenta il tutto per tutto. Lancia promesse dal dubbioso risultato, pur di accreditarsi la stima dei suoi elettori, o meglio dei pochi che riescono ancora a credere nell’uomo che verrà ricordato come il recordman degli scandali.

Non solo. Il Pdl, su input di Berlusconi, sta ora lavorando al progetto di una grande mobilitazione nazionale, con gazebo in diverse città italiane e una raccolta di firme a sostegno dell’azione di governo e della prosecuzione dell’attività dell’esecutivo. La mobilitazione dovrebbe tenersi nel fine settimana dell’11 e 12 dicembre, alla vigilia della verifica parlamentare. E d è certo, che a prescindere dal risultato, lui userà quest’arma per dire che è lui il prescelto da un popolo sovrano che un po’ alla volta lo sta abbandonando ai suoi vizi e alle sue bugie.

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