FIRENZE – Una sinergia per studiare possibili forme di collaborazione su temi che riguardano la ricerca biomedica.
Il Ministero della Salute e il maggiore Ente di ricerca pubblico italiano, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, hanno formalizzato un protocollo di intesa con l’obiettivo di studiare possibili forme di collaborazione su temi che riguardano la ricerca biomedica.Al centro dell’intesa due tematiche rilevanti: la ricerca biomedica traslazionale e l’innovazione tecnologica nel Servizio sanitario nazionale, con particolare interesse verso gli investimenti nella sanità elettronica. In questo settore esistono già proficui rapporti di collaborazione tra Cnr e Ministero, e questo accordo permetterà di migliorarne le sinergie. Le attività di ricerca translazionale saranno finalizzate all’identificazione di target biologici di potenziale interesse terapeutico, allo sviluppo degli agenti o delle strategie terapeutiche attive su tali target e all’identificazione di biomarcatori per l’individuazione precoce dei pazienti che possono beneficiare di una certa terapia farmacologica. Queste attività si avvarranno dell’applicazione translazionale di tecnologie avanzate quali le piattaforme per l’analisi simultanea del profilo proteico, genetico e metabolico e di tecniche di analisi basate sulla bioinformatica. E ancora, di tecniche di imaging clinico e preclinico, di tecniche di ingegneria cellulare e sintesi chimica biotecnologica e nanotecnologica.
Sottoscritto dal Ministro della Salute Ferruccio Fazio e dal Presidente del Cnr Luciano Maiani, l’accordo è destinato a sviluppare e intensificare ulteriormente i rapporti di collaborazione, per favorire e stimolare la cooperazione tra i centri di eccellenza dell’Ente di ricerca, che da sempre coordina la ricerca di base ed è capofila di alcuni progetti in ambito biomedico del nuovo PNR, e il Ministero della Salute, che ogni anno provvede a finanziare la ricerca applicata.
L’accordo conferma l’attenzione del Ministero della Salute al mondo dell’innovazione e della ricerca, di cui il Cnr è protagonista anche attraverso i quattro progetti bandiera legati al settore della bio medicina previsti dal PNR 2011-2013, di cui il maggiore ente di ricerca italiano è coordinatore. Si tratta di ‘EpinGen’ sullo sviluppo della scienza della vita attraverso la teoria di sequenziamento del Dna e Rna; ‘Nanomax’ sulla realizzazione di piattaforme tecnologiche per la nano medicina orientata a diagnostiche precoci; ‘InterOmics’ sulla creazione di un modello in rete per l’applicazione delle scienze omiche alla definizione di biomarcatori e profili diagnostici, predittivi e teranostici; ‘Ipi-Invecchiamento e popolazioni isolate’ sullo sviluppo di un programma volto alla comprensione di tecniche diagnostiche, di cura e di prevenzione dei numerosi fenomeni degenerativi legati all’invecchiamento.
Per studiare le possibili forme di collaborazione tra Ministero e Cnr e per l’elaborazione dei relativi documenti operativi, è stato istituito un Comitato di programma, nominato dal Ministro della Salute e formato da sei componenti (tre in rappresentanza del Ministero, incluso il coordinatore – il Direttore generale della ricerca scientifica e tecnologica – e tre in rappresentanza del Cnr). Il Comitato, anche avvalendosi di esperti interni ed esterni alle due Amministrazioni, predispone proposte operative traducibili in azioni concrete da sottoporre, per tramite del coordinatore, al Ministro della salute e al Presidente del Cnr per le valutazioni e le eventuali iniziative da intraprendere.
“Con questo Protocollo”, commenta il ministro della Salute Ferruccio Fazio, “il Ministero della Salute e il Cnr intensificano una collaborazione che è già in atto e ne ampliano lo spettro: oltre alla ricerca biomedica di base e traslazionale, infatti, si prevedono collaborazioni nell’innovazione del Servizio sanitario (dall’organizzazione alla sanità elettronica, al monitoraggio della qualità) e si studia anche la possibilità che ricercatori del Cnr possano svolgere attività nell’ambito del Servizio sanitario nazionale, secondo il principio della interdisciplinarietà. La ricerca e l’innovazione sono un fattore fondamentale per mantenere all’avanguardia la sanità italiana. E proprio per questo il Ministero finanzia ogni anno con circa 300 milioni le attività di ricerca in base a parametri legati sia alla produzione scientifica sia alle attività assistenziali. Un primo campo di collaborazione con il Cnr riguarderà i 4 progetti di ricerca sanitaria che fanno parte dei 14 progetti bandiera del Programma nazionale di ricerca”.
“La collaborazione tra Ministero della Salute e Cnr”, interviene il Presidente del Cnr Luciano Maiani, “è strategica per il Paese perché permette di unire la nostra multidisciplinarietà e capillarità sul territorio nazionale con la visione del Ministero, attento ai bisogni degli italiani. Nel settore biomedico il Cnr copre la ricerca in ogni suo aspetto, dal banco del ricercatore al letto del paziente. Siamo impegnati su più fronti: dall’epigenomica ai farmaci innovativi fino alla sanità elettronica. Una sinergia di impegni che ha l’obiettivo di promuovere una integrazione sempre più stretta tra ricerca e assistenza”.