Al Policlinico Universitario Gemelli di Roma, verrà inaugurato il nuovo centro “CLASS Ultrasound OMICS” che ha come obiettivo principale quello di integrare e coniugare le più avanzate tecnologie in ambito ecografico alle scienze omiche, che costituiscono l’ultima frontiera della ricerca scientifica.
Si potrà arrivare così ad una diagnosi strumentale dei tumori ginecologici utilizzando non solo dati ecografici a elevata definizione ma anche parametri non individuabili dall’occhio umano che solo sistemi informatici sofisticati possono identificare. Sempre mirando alla personalizzazione della diagnosi e cura di ogni singola paziente.
Tutto questo è stato possibile grazie al generoso contributo dell’associazione “Oppo e le sue stanze” che da anni collabora con il Gemelli e permette oggi al Centro CLASS Ultrasound di compiere un ulteriore upgrade, rinnovando e ampliando i suoi ambienti con il centro di ecografia ginecologica che diventa CLASS Ultrasuono OMICS. Interverranno Marco Elefanti direttore generale Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli; Rocco D. A. Bellantone direttore governo clinico Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli; Antonio Gasbarrini preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Cattolica del Sacro Cuore; Giovanni Scambia direttore scientifico Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli; Antonia Testa direttore UOC Ginecologia Ambulatoriale Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli; Giovanni Arcuri direttore direzione tecnica e innovazione tecnologia sanitaria Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli ; Evis Sala direttore Centro avanzato di radiodiagnostica (ARC) Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli; Resi Madia presidente Associazione Oppo e le sue stanze; Antonio Lanzone responsabile Ambulatorio programmazione del parto cesareo, direttore UOC Ostetricia e Patologia Ostetrica Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli. Dopo la chiusura dei lavori, prevista alle 13,50, l’inaugurazione del nuovo Centro con la benedizione da parte di mons. Giuliodori.