Il progetto interateneo, promosso dalla Sapienza e dall’Università della Tuscia, introduce nuovi corsi di laurea e laboratori integrati in materia di ingegneria sostenibile, economia circolare, agrifood e prevede l’implementazione dell’offerta sanitaria per potenziare la medicina del territorio e migliorare la qualità della formazione degli studenti di area medica.
Inaugurato a Rieti dalla rettrice della Sapienza Antonella Polimeni e dal rettore dell’Università degli Studi della Tuscia Stefano Ubertini, alla presenza della ministra dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini, il nuovo Polo universitario di Rieti.
Si tratta di un progetto interateneo (Sapienza – Università della Tuscia) per la realizzazione di un polo di didattica e di ricerca nell’area reatina.
Alla cerimonia erano presenti il Sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi, il Presidente della Provincia di Rieti Mariano Calisse, il Direttore sanitario della Asl di Rieti, Assunta De Luca, l’assessore al Lavoro della Regione Lazio Claudio Di Berardino, il responsabile scientifico Progetto Rieti, Alessandro Ruggieri e l’onorevole Paolo Trancassini.
“Vogliamo che la presenza di Sapienza e della sua comunità – dichiara la rettrice Antonella Polimeni – possa rappresentare un volano per la ripresa produttiva di un territorio che ha dolorosamente e profondamente sofferto le conseguenze del sisma e successivamente della pandemia che hanno ostacolato gli sforzi messi in campo per ridare slancio alla vita sociale economica della zona”.
“Forte emozione per questo giorno – afferma Stefano Ubertini rettore dell’Università della Tuscia – nel 2019 la mia candidatura prevedeva lo sviluppo del Polo di Rieti. Siamo già presenti da diversi anni malgrado le crisi congiunturali degli ultimi anni. Da oggi si riparte per rendere Rieti città universitaria. L’accordo di programma ha consentito grazie a tutti gli stakeholder istituzionali di ridisegnare il territorio attraverso un vero Polo interateneo dove ognuno porta le sue migliori competenze”.
Tre sono le direttrici più significative in cui si articola il progetto del neonato Polo universitario.
La prima è quella formativa che prevede l’attivazione di 7 nuovi corsi di laurea proposti dai due Atenei tra i quali si segnala il corso di Economia dell’innovazione. La nuova offerta didattica, che va a integrare quella già erogata dai due Atenei presso il polo di Rieti consistente attualmente in 8 corsi di laurea, potrà attrarre l’interesse degli studenti su tematiche quali l’ingegneria sostenibile, l’economia circolare, l’agrifood, la prevenzione e la riabilitazione in ambito sanitario e la medicina del territorio.
La seconda direttrice è quella della realizzazione di un Centro di ricerca sull’ economia circolare e sulla salute che prevede laboratori integrati tra le due Università in grado di attrarre stabilmente ricercatori. Elemento fondamentale sarà la capacità di generare prodotti della ricerca, che possano alimentare ulteriori finanziamenti realizzando un circuito virtuoso, in grado a sua volta di coniugare la ricerca di base con il trasferimento tecnologico con ricadute positive sull’imprenditoria del territorio.
La terza direttrice su cui si impianta il progetto è rappresentata dal forte legame che viene stabilito tra Sapienza e la ASL di Rieti, i cui primi tangibili segnali sono rappresentati dalla clinicizzazione delle UOC di Otorinolaringoiatria e Teleradiologia del territorio. Si tratta di due strutture assistenziali che prevedono la direzione da parte di docenti della Sapienza e fanno seguito a un percorso che ha ottenuto l’approvazione da parte della Regione Lazio. Si tratta di un primo passaggio che auspicabilmente potrà produrre ulteriori sinergie con l’obiettivo di contribuire a implementare l’offerta sanitaria della ASL di Rieti e allo stesso tempo aumentare la qualità della formazione erogata per gli studenti dei corsi di area medica che saranno attivati presso il polo.
L’impegno di Sapienza e dell’Università della Tuscia in questo progetto è stato valutato molto favorevolmente dal MUR, che ha sottoscritto uno specifico accordo di programma, dal Commissario straordinario governativo per il sisma 2009 e 2016, che ha riconosciuto un finanziamento nell’ambito del PNRR, dall’Agenzia per la Coesione territoriale, che ha valutato favorevolmente il progetto presentato dalle due Università e infine dalla Regione Lazio che ha riconosciuto l’importanza della sinergia proposta tra ASL di Rieti e Sapienza.