Contro ansia e stress il 93% delle persone sceglie la psicoterapia

Una ricerca condotta da BVA Doxa e Serenis ha coinvolto 801 partecipanti di età compresa tra i 18 e i 54 anni, distribuiti su tutto il territorio nazionale, rivelando che il 93% conosce la psicoterapia e circa una persona su tre ha partecipato ad almeno una seduta.

Inoltre, alla domanda “Se ne avessi bisogno in futuro, prenderesti in considerazione di fare una seduta con psicologa/o o con psicoterapeuta?”, un rispondente su quattro ha dichiarato una “Propensione totale”, in linea con i dati precedenti.

La terza indagine ha evidenziato l’importanza dei social network nella vita quotidiana: Instagram, Facebook e YouTube sono i più utilizzati, con il 61% dei rispondenti che interagisce abitualmente e il 17% che lo fa regolarmente. Il 21% dei partecipanti è classificato come “heavy user social”, con una maggioranza di uomini (54%), under 25, prevalentemente al Sud.

L’uso intenso dei social network, soprattutto tra i giovani, può essere una fonte significativa di stress: circa un giovane su quattro si dichiara stressato dall’uso dei social, con il 30% di questi appartenenti alla categoria degli “heavy user social”.

Martina Migliore, psicoterapeuta e Direttrice Formazione e Sviluppo di Serenis, sottolinea come l’uso dei social network senza altre forme di confronto possa aumentare l’esposizione a fonti di stress, soprattutto se queste piattaforme sono l’unica fonte di socializzazione.

“Se è pur vero che i giovani si servono delle piattaforme social per mantenersi aggiornati, è importante tenere a mente che spesso un accesso estremamente diretto a tali contenuti può provocare ansia e angoscia in coloro che non dispongono degli strumenti adeguati per gestirli e analizzarli,” afferma Migliore.

La ricerca evidenzia anche che il confronto costante sui social può generare ansia e angoscia, poiché osservare i successi altrui può far sentire inadeguati. Inoltre, l’incertezza del futuro e gli aspetti economici sono fonti di stress significative per il 60% dei rispondenti, con il 78% degli under 25 che considera “l’incertezza del futuro” come la principale causa di stress, seguita da “Scuola/Università” (63%).

Contrariamente a quanto si possa pensare, il 75% degli intervistati dichiara di dormire in media 6-8 ore a notte, con una qualità del sonno generalmente buona. Guardare la TV prima di dormire è una pratica comune (64% dei rispondenti), soprattutto tra gli uomini (67%) e gli over 45 (70%).

Un rispondente su cinque legge un libro prima di dormire, riportando una migliore qualità del riposo. Tuttavia, il 48% preferisce trascorrere del tempo sui social prima di andare a letto, con il 53% di questi che sono donne e il 65% giovani under 25. Nonostante ciò, i giovani tendono a dormire più ore rispetto agli adulti, con il 17% del totale che dichiara di dormire meno di 6 ore a notte, la maggior parte dei quali sono over 45.

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