Perché la guerra? A Mestre un convegno internazionale per comprendere le radici

Dal 7 al 9 novembre 2025, il Museo M9 di Mestre (Venezia) ospiterà il convegno di studi interdisciplinare “Perché la guerra? Assetti, ragioni e oltrepassamenti”, promosso da DecentraMenti e Ires Veneto.

Tre giornate di approfondimento aperte a studiosi, ricercatori, dottorandi e professionisti provenienti da diverse aree disciplinari — dalla storia alla filosofia, dall’economia alla psicologia — per indagare le molteplici dimensioni della guerra e le prospettive di una pace possibile.

Guerra come processo e linguaggio del potere

La guerra non è un episodio isolato, ma un processo che attraversa la storia e la cultura. L’incontro nasce proprio dall’urgenza di comprendere la guerra come fenomeno strutturale, intreccio di potere, economia, tecnologia e cultura.
Nel corso delle giornate si alterneranno filosofi, economisti, politologi, giornalisti e analisti in un dibattito che mira a superare la narrazione riduzionista del conflitto e a leggere le sue molteplici cause.

Le sessioni tematiche

Il programma si apre il 7 novembre con la sessione “Le guerre contemporanee: storia, geopolitica e potere globale”, coordinata da Mabel Grossi (Cgil nazionale), con interventi del politologo Francesco Strazzari, della giornalista Orietta Moscatelli e di altri esperti che affronteranno il disordine internazionale, la frammentazione del Medio Oriente e le nuove politiche di sicurezza.
Nel pomeriggio, spazio all’economia di guerra con la tavola rotonda “Guerra e potere economico: il motore finanziario del conflitto”, coordinata da Christian Ferrari (Cgil nazionale), che vedrà tra i relatori Andrea Fumagalli, Maurizio Lazzarato e Giorgio Beretta.

L’8 novembre sarà dedicato alle tecnologie e all’ambiente, con il panel “Tecnologie belliche e impatti ambientali”, dove Valentina Bazzarin, Francesca Farruggia, Francesco Vignarca e altri relatori discuteranno del rapporto tra intelligenza artificiale, guerra ibrida e disarmo climatico.
Il pomeriggio affronterà invece le dimensioni psichiche e culturali del conflitto con “Odio, violenza, male: il conflitto nella psiche e nella cultura”, coordinato da Nicoletta Masiero (Ires Veneto).

Il convegno si concluderà il 9 novembre con la sessione “Oltre la guerra”, dedicata alle prospettive di pace e di trasformazione sociale. Tra gli interventi spiccano Carlo Galli, Cristina Morini e Pasquale Pugliese, che proporranno riflessioni su femminismo, nonviolenza e nuove forme di soggettività politica.

Un invito alla riflessione collettiva

La direzione scientifica dell’evento è affidata ad Alvise Marin (DecentraMenti) e Nicoletta Masiero (Ires Veneto).
Il convegno sarà trasmesso anche in diretta streaming, accessibile previa richiesta via e-mail a [email protected].

Tre giorni di confronto per interrogarsi su un tema sempre attuale: la guerra come specchio della nostra civiltà e come sfida per la costruzione di una pace consapevole.


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