Suicidi nelle carceri: allarme per il 2014 dagli psichiatri

ROMA – Questi primi mesi del 2014 hanno visto aumentare di nuovo il numero dei suicidi nelle carceri italiane, toccando una percentuale pari al 40% del totale dei decessi tra i detenuti.

A lanciare l’allarme è la Sip (Società italiana di psichiatria) riunitasi questa mattina in occasione di una conferenza stampa per affrontare il tema della situazione degli ospedali psichiatrici giudiziari. Come ha spiegato il presidente della Sip Claudio Mencacci, mentre il 2013 aveva fatto registrare una diminuzione dei suicidi del 10% (passando dal 40% del 2012 al 30%), il 2014 sta già viaggiando con le cifre di due anni fa, quando in un anno si registrarono 60 suicidi su un totale di 154 morti. Numeri che da soli fanno capire l’importanza del problema. Se poi andiamo a leggere alcuni dati forniti dal dossier “Morire di carcere”, di Ristretti Orizzonti, possiamo notare come il 2012 sia solo il quinto anno per numero di suicidi registrati. Sono infatti 66 i suicidi avvenuti nelle carceri sia nel 2010 che nel 2011, 69 quelli avvenuti nel 2001 e ben 72 quelli avvenuti nel 2009, il peggiore degli ultimi 13 anni. Se andiamo a sommare questi dati i numeri parlano di ben 812 suicidi su un totale di 2262 morti avvenute nei nostri penitenziari dal 2000 ad oggi. Appare evidente dunque che nonostante l’aumentata  umanizzazione del nostro sistema penitenziario quello dei suicidi resta ancora un problema irrisolto. “Per questo i fondi, che ci sono, devono essere maggiormente utilizzati per l’assistenza nelle carceri e sul territorio, e non solo per la realizzazione delle strutture residenziali che andranno a sostituire gli Ospedali psichiatrici giudiziari” è stato il comento rilasciato dal presidente della Sip. Un chiaro avvertimento per prevenire un fenomeno per nulla da sottovalutare.

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