ROMA – Se pensavamo di averle sentite tutte sul terribile terremoto che ha colpito il Giappone, a partire da chi ha affermato che non fosse successo nulla (vedi Aldo Forbice su radio uno rai!) beh ci sbagliavamo.
Il Blog Razio Cigno riporta infatti un intervento di Roberto De Mattei, vicepresidente del CNR, Consiglio Nazionale delle Ricerche, nella trasmissione radiofonica “Radici Cristiane” su Radio Maria, che è a dir poco inquietante, scioccante e sicuramente difficile da definire, ma soprattutto da “digerire”. E’ pur vero che Roberto De Mattei insegna Storia del Cristianesimo e della Chiesa presso l’Università Europea di Roma, ma quello che ci saremmo aspettati dal Professore e soprattutto dal “vicepresidente del CNR”, sarebbe stata una spiegazione quantomeno “scientifica” sulle cause che hanno portato a una catastrofe senza precedenti.
Invece no! Apprendiamo da De Mattei che lo tsunami non è stato altro che opera della Divina Provvidenza, una sorta di battesimo di sofferenza per il popolo giapponese che per volere di Dio è stato sollevato e risparmiato da una vita di dolori, da un avvenire nefasto, dunque perché meravigliarsi di fronte all’opera di “un Dio creatore e remuneratore della vita eterna”. De Mattei ci spiega che : “Le grandi catastrofi sono una voce paterna della volontà di Dio, che ci richiama al fine ultimo della nostra vita. Se la terra non avesse catastrofi, eserciterebbe su di noi un fascino irresistibile, e non ricorderemmo che siamo cittadini del cielo”. Le catastrofi sono i giusti castighi di Dio. Alla colpa del peccato originale si aggiungono le nostre colpe personali e quelle collettive, e mentre Dio premia e castiga nell’eternità, è sulla terra che premia o castiga le nazioni”. Insomma per De Mattei lo tsunami rientrerebbe molto semplicemente nel disegno divino.
Ma d’altra parte De Mattei non è che sia proprio nuovo a suscitare perplessità, anche e soprattutto nel mondo scientifico; nel 2009 infatti era già salito agli onori delle cronache per aver curato la pubblicazione degli atti del convegno di stampo creazionista “Evoluzionismo. Il tramonto di una ipotesi” proprio sotto l’egida del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Ciò che viene spontaneo chiedersi è in che modo un personaggio come De Mattei possa risultare compatibile con un ente come il CNR, visto e considerato anche, che a seguito del decreto legislativo 4 giugno 2003 n. 127 , il CNR viene definito “ente pubblico nazionale con il compito di svolgere, promuovere, diffondere, trasferire e valorizzare attività di ricerca nei principali settori di sviluppo delle conoscenze e delle loro applicazioni per lo sviluppo scientifico, tecnologico, economico e sociale del Paese”.
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