Corruzione: serve terapia d’urto per passare dagli annunci ai fatti. Petizione per chiedere una nuova legge completa ed efficace per combattere la corruzione
ROMA – In seguito ai recenti fatti di corruzione emersi intorno all’opera del Mose di Venezia, Libera e Gruppo Abele hanno lanciato al nuova campagna #MaiPiuMose su Change.org per chiedere subito una nuova legge per combattere la corruzione.
“È necessario combattere la corruzione su tutta la linea. Siamo già in ritardo e non c’è più tempo da perdere“, spiega Leonardo Ferrante, referente scientifico di Libera per Riparte il futuro. “Nel nostro Paese Italia la corruzione non e’ un problema tra i tanti, ma e’ il problema che ci impedisce di uscire dalla crisi“.
In una nota l’Ufficio di presidenza di Libera rilancia le proposte per combattere la corruzione dopo le recenti vicende giudiziarie di Milano e Venezia.
“Ieri Expo, oggi il Mose, la corruzione ci ha impoverito e ci impoverisce ogni giorno: inquina i processi della politica e dell’economia e minaccia il prestigio e la credibilità delle istituzioni. Subito nuovi reati, come l’autoriciclaggio e la reintroduzione del falso in bilancio, con sanzioni adeguate. Più poteri, più risorse e personale all’ Autorità anticorruzione, che deve innanzitutto prevenire i fenomeni illegali. Ma soprattutto uno stop immediato alla “tagliola” della prescrizione, che smetta di decorrere dal momento dell’esercito dell’azione penale (richiesta di rinvio a giudizio o di giudizio immediato, citazione diretta, presentazione per giudizio direttissimo …). La corruzione è l’incubatrice del potere della mafia e il suo avamposto. Ecco perché la si deve combattere su tutta la linea, perché in Italia la corruzione non è un problema ma è il problema“.
“Auspichiamo che il governo e Parlamento sappiano farsi carico di questa responsabilità – si legge nella nota – Libera e Gruppo Abele, attraverso la campagna ‘Riparte il futuro’ su Change.org, lanciano una nuova petizione per chiedere una nuova legge completa ed efficace per combattere la corruzione: www.riparteilfuturo.it/maipiumose”.
Riparte il futuro continuerà a monitorare questo processo, assieme a quasi 520mila cittadini che hanno già preso parte alla mobilitazione su Change.org.