Scuola. A Miur blitz Uds, il 7 ottobre studenti in piazza

ROMA – Con l’inizio del nuovo anno scolastico, nella notte alla vigilia del primo giorno gli studenti dell’UdS si son travestiti da scimmie sotto il ministero dell’istruzione annunciando che altre azioni saranno fatte da Nord a Sud d’Italia.

La scimmia e’ il simbolo della condizione studentesca di marginalita’ sul piano dei diritti e della democrazia: l’invito e’ dunque quello di iniziare un’evoluzione metaforica che passi attraverso la consultazione studentesca “Stiamo diritti – Students’ (R)evolution” (www.stiamodiritti.it), per la definizione di un nuovo statuto delle studentesse e degli studenti, e attraverso le mobilitazioni contro le disugualianze e il referendum costituzionale. “Dall’alternanza scuola lavoro intesa come sfruttamento di manodopera gratuita e senza diritti, ai presidi manager che hanno inteso il loro ruolo in maniera sempre piu’ autoritaria instaurando un controllo maniacale e gerarchico all’interno delle scuole, sia tra il personale, sia tra i docenti che tra gli studenti. Abbiamo visto un arretramento sulle conquiste storiche dei movimenti studenteschi e siamo tornati al punto di partenza”. Cosi’ dichiara Francesca Picci coordinatrice nazionale dell’Unione degli studenti. “A partire dal primo giorno di scuola, riapriremo il dibattito sulla scuola perche’ la 107 non e’ ancora ultimata. Dalla sua approvazione nel Luglio scorso ad oggi, infatti, il Governo non ha ancora scritto e discusso le ‘deleghe in bianco’ che riguardano dei temi centrali come diritto allo studio, formazione tecnico-professionale, edilizia scolastica, scadenza dei 18 mesi per la scrittura. E la discussione di queste deleghe – continua Picci – e’ un evidente sintomo degli spot attuati dal Governo, riteniamo totalmente non sufficienti le misure prese. Sono anni ormai che attendiamo l’attuazione di una Legge sul Diritto allo studio e degli investimenti efficaci che garantiscano un’istruzione accessibile per tutte e tutti gli studenti“. “E’ per questo che come Unione degli studenti e Rete della Conoscenza il 7 Ottobre invaderemo le piazze del Paese, ci riprenderemo diritti e democrazia. Grideremo il nostro ‘no’ alla riforma costituzionale di fine Novembre e rivendicheremo un’istruzione gratuita e di qualita’, un reddito universale, democrazia fuori e dentro i luoghi della formazione”, conclude l’Unione degli studenti.

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