Università. Studenti, dottorandi e ricercatori si mobilitano contro le cattedre “Natta”

Il 14 e il 17 novembre tutti in piazza per la democrazia in università e nel paese

Domani 14 novembre, gli studenti di LINK, i dottorandi dell’ADI e i ricercatori della Rete 29 Aprile (quella forgiata sui tetti degli Atenei durante le contestazioni alla “Gelmini”), col supporto della FLC-CGIL, si mobilitano nei pressi dei rettorati dei principali Atenei italiani, mentre il Governo presenterà le modifiche al decreto.

ROMA – “Organizzeremo speaker corner per sensibilizzare la comunità accademica e la cittadinanza circa le assurde “Cattedre Natta”, contestualmente chiederemo ai Rettori dei nostri Atenei di esprimersi, prendendo posizione in favore dell’abrogazione di questa norma”. Cos’ dichiarano in una nota LINK, ADI e Rete29Aprile

“Il Governo con il decreto “Giulio Natta”, intende scegliere i docenti che insegneranno nelle università. Attraverso l’istituzione di commissioni i cui membri saranno nominati dal governo, verranno selezionate 500 superprofessori.Pensiamo si tratti una fortissima ingerenza del governo sull’università, – continua la nota – che lede la democrazia e la libertà di ricerca. L’incostituzionalità di questo provvedimento è talmente evidente da essere stata preannunciata dal Consiglio di Stato, che boccia categoricamente la possibilità di istituire un canale governativo di reclutamento.” 

“Pretendiamo l’immediato ritiro del provvedimento e non accetteremo alcuna mediazione su un testo sbagliato alla radice. Vogliamo infatti che i fondi dedicati a questa incredibile ingiustizia siano destinati al reclutamento dei tantissimi docenti e ricercatori precari!” proseguono LINK, ADI e Rete 29 Aprile”.

“La legge di stabilità ha un sapore elettorale, agli interventi strutturali sono stati preferiti provvedimenti spot quali le 500 “Cattedre Natta”, le superborse da 15.000 euro per 400 “geni” e il bonus di 500 euro per diciottenne” dichiara Andrea Torti, coordinatore di LINK, che conclude:“Il 17 novembre, giornata internazionale dello studente, saremo nelle piazze per il rifinanziamento di scuola e università pubblica, per un reale diritto allo studio per tutte e tutti e per la democrazia nei nostri Atenei e nel Paese!”

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