Oltre l’Industria 4.0: le prospettive future, innovazione e trasformazione nell’impresa

Gli incentivi su Industria 4.0 hanno dato un contributo importante, spingendo le aziende a investire in beni strumentali e innovativi. Ma quali effetti hanno concretamente generato nelle aziende questi investimenti? Le aziende come hanno interpretato questa opportunità di innovarsi? Questo il focus dell’evento organizzato da Studio Promozioni, Adacta e CUOA Business School.   

Altavilla Vicentina, 16 ottobre 2018 – Si è svolto oggi al CUOA, nella settecentesca sede di Villa Valmarana Morosini, l’evento “Oltre l’Industria 4.0”, organizzato da Studio Promozioni, Adacta e CUOA Business School

Focus della serata, che ha visto la partecipazione di oltre 150 persone, perlopiù imprenditori, manager e professionisti, uno sguardo al futuro dell’Industria 4.0. Ad animare il dibattito, l’introduzione di scenario di Andrea Furlan, Direttore scientifico del Lean Center di CUOA Business School e le relazioni tecniche di Massimo Carboniero, Presidente di Ucimu, Marco Zanetti, dirigente di Veneto Sviluppo, Fabio Biasioli, Responsabile Parte Tecnica di Studio Promozioni e Paolo De Muri, esperto di Tax & Legal di Adacta.

Sono poi seguiti gli interventi in tavola rotonda di Mario Nardi, CEO di Pietro Fiorentini Spa e Giancarlo Dani, CEO di Gruppo Dani Spa.  

L’evento di oggi ci vede lavorare al fianco di due partner importanti nel territorio, Adacta e CUOA Business School, con l’obiettivo comune di sensibilizzare le imprese sulle evoluzioni e sulla futura configurazione del sistema di incentivi collegati al Piano Industria 4.0 nella logica dello sviluppo del business. Per le aziende diventa essenziale comprendere se e quanto gli incentivi hanno realmente determinato un cambiamento, un’evoluzione tecnologica e culturale o quanto invece sono stati interpretati solo come agevolazione fiscale – spiega Loris Tessari di Studio Promozioni – È indispensabile aiutare le imprese a conoscere i principali strumenti agevolativi a supporto di progetti di R&S, di investimenti in beni materiali e immateriali e in formazione. Le opportunità sono varie. È strategico individuare in modo chiaro per ogni agevolazione i reali costi e benefici, consapevoli delle criticità connesse con la fruizione dei cosiddetti “incentivi automatici”, che comportano una autovalutazione da parte dell’impresa”.  

Una recente ricerca condotta su un campione di più di 1000 imprese nell’ambito del Laboratorio Manifattura Digitale del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Padova mostra che il 19% di queste imprese adotta almeno una tra le tecnologie produttive digitali (Robotica avanzata, laser cutting, Big Data, Manifattura additiva ecc…).

Il maggior beneficio per le adottanti è migliorare il servizio al cliente, a conferma che l’investimento in queste tecnologie dovrebbe essere guidato prima di tutto da una chiara strategia dell’impresa.  La maggior parte delle non addottanti (81% del campione) non ricorre al 4.0 perché di scarso interesse per il loro business. Questo dato indica la poca sensibilità rispetto all’impatto che queste tecnologie stanno avendo trasversalmente su molti settori. Interessante notare che, tra le addottanti, la stragrande maggioranza (più del 90%) giudica l’impatto sull’occupazione delle nuove tecnologie stabile o positivo.  

Il piano Industry 4.0 ha avuto e sta avendo un sensibile impatto sulla crescita e sugli investimenti in nuove tecnologie nel tessuto imprenditoriale italiano – ha spiegato Andrea Furlan, Direttore scientifico del Lean Center CUOA e docente del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Padova – La continuazione di questo sforzo deve ora prendere in considerazione sia i fabbisogni formativi e di competenze che le nuove tecnologie richiedono, sia le strategie che esse permettono di realizzare. L’investimento in tecnologie 4.0 deve essere accompagnato da un ripensamento del modello di business delle imprese e del loro posizionamento strategico, nonché da un forte snellimento dei processi che devono essere stabili, robusti e misurabili prima di potere accogliere le nuove tecnologie digitali”.    

Le normative di carattere fiscale hanno un ruolo decisivo nell’indirizzare e sostenere questi investimenti, non solo con misure di incentivo, ma in generale con un sistema di tassazione (TAX 4.0) adeguato ai modelli di business attuali, nei quali il valore è creato anche da beni intangibili e dalle transazioni digitali.

Gli Stati fanno oggi dell’attrattività del loro sistema fiscale un elemento decisivo di politica economica e le aziende con una presenza internazionale ne riconoscono l’importanza e adeguano di conseguenza le loro strategie di sviluppo.  

All’interno dell’azienda – spiega Paolo De Muri di Adacta – chi si occupa di fiscalità, può utilizzare al meglio le innovazioni rese possibili dalle tecnologie digitali e cambiare ruolo. È questo il momento giusto per uscire da un’immagine di funzione che si occupa di meri adempimenti per diventare una risorsa al servizio delle strategie e delle decisioni dell’imprenditore che innova”.  

L’evento si inserisce all’interno della collaborazione tra i due CLUB Member di CUOA Business School, Studio Promozioni e Adacta, e la scuola di management, con l’obiettivo di contribuire insieme alla sensibilizzazione e alla diffusione di nuovi approcci e modelli.

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