ROMA – Approfitto di Cani sciolti per urlare con tutta la forza che si può esprimere attraverso le parole il grave disappunto che ho provato nel leggere per l’ennesima volta un articolo che inneggia alle gatte morte su uno dei magazine più letti e seguiti in Italia, Vanity Fair.
Commentando coppie famose, Vanity spiega il successo della donna che ha conquistato l’attore famoso o la rock star, sbaragliando le avversarie, con la teoria del passo indietro che le donne devono avere se vogliono tenersi un uomo maggiormente se famoso e ricco. Teoria che Vanity mette in piedi per ben due volte, tra l’altro senza un’ intervista o raccogliendo dichiarazioni delle persone in oggetto, ma attraverso supposizioni che non so da dove vengano prese e lo fa sia con Jessica Biel e Justine Timberlake, convolati a nozze due anni fa in Puglia e ultimamente con la coppia Eva Mendez e Ryan Goslin.
Nel primo caso riferendosi alla fidanzata storica di Timberlake, Cameron Diaz, la giornalista commenta la vittoria della Biel su Diaz per l’atteggiamento da gatta morta, che non prevarica il compagno, che sta sempre due passi indietro, che lo fa sentire importante e indispensabile, mentre la Diaz era troppo appariscente, in gamba, ricca etc etc . E già qui si da un idea della donna che per tenersi un uomo deve rinunciare ad una parte di se stessa e fingere qualcosa che non è ,che trovo subdola, pesante, denigratoria, soprattutto quando viene portata avanti da un giornale molto letto e seguito anche dalle giovanissime. Ma non contenti lo stesso meccanismo mentale il giornale lo applica per Eva Mendez e Ryan Goslin, da poco genitori. Cosa ha fatto capitolare l’uomo più desiderato e affascinate del mondo? Non il fatto che Eva Mendez sia una donna bella, intelligente, brava, colta e anche impegnata a difendere minoranze e persone in difficoltà, e che Goslyn si sia semplicemente innamorato, no! Ma secondo il giornalista che ha scritto l’articolo, quello che ha fatto capitolare Ryan Goslin è l’attitudine di Eva Mendez a farlo sentire sempre superiore intellettualmente, a sostenere le sue scelte, a fargli credere che è sempre lui a prendere le decisioni, a condividere le sue passioni ma con un passo indietro, (mi raccomando), ad essere sexi e in ordine anche in casa, e via cosi..
Sinceramente trovo molto denigranti per le donne questi articoli. Perché ancora oggi questa mentalità che sinceramente è molto viva in Italia, mentre grazie a Dio resiste poco in Europa o in America, continua a danneggiare inevitabilmente le donne sul lavoro, nella vita sociale e nella vita pubblica e privata. Non credo affatto che le donne abbiano bisogno di fingere, di mostrarsi remissive per conquistare un uomo, né per ottenere lavoro e meriti, perché si deve arrivare ad un futuro in cui noi donne possiamo realizzarci in tutti i campi senza che questo debba passare necessariamente attraverso un uomo.
Libere di amare e di essere amate così come siamo e anche di restare sole, nel caso.