Storia di Palla, da cane maltrattato a superstar del web. Una fondazione a suo nome per gestire le donazioni

“237 mila contatti su Facebook, 5000 mail per donare aiuti: c’è bisogno di una onlus”. Parla Monica Pais, la veterinaria che l’ha salvata dal laccio di nylon che la stava decapitando e che le ha gonfiato il muso, deformandolo come una “palla”

ROMA – Una fondazione per Palla. «Perché non siamo più in grado di gestire la valanga di offerte di auto, anche economiche, che ci è piovuta addosso da quando Palla è diventata famosa». La veterinaria Monica Pais, che da 25 anni si da un gran da fare per salvare animali di ogni tipo e che nel 2003 ha fondato la Clinica Duemari di Oristano, oltre ad essere una bomba di energia è anche un medico specializzato in oncologia e chirurgia ricostruttiva molto pratico. «Non avremmo mai pensato che la storia di Palla potesse suscitare tutto il clamore che ha suscitato, perché di cani in pessime condizioni in questa clinica ne sono passati tanti. E moltissimi stavano molto peggio di lei».

Eppure ormai Palla è una vera e propria superstar. Da quando è arrivata nella clinica veterinaria sarda che l’ha accolta, alla fine di gennaio, per le gravi ferite che un laccio di naylon stretto intorno al collo le stava procurando, soffocandola al punto da penetrarle nella carne viva e strangolandola tanto da gonfiarle il muso a dismisura (da qui il nome Palla), la cagnetta simil bulldog è già approdata in tv, è diventata protagonista di numerosi articoli che raccontano la sua storia, ha trascinato i contatti della pagina Facebook della Clinica Duemari da 25.000 a 237.000 (la pagina di “Chi l’ha visto” è ferma a 142.000).

Ora, quando basta un video con i suoi primi passi all’aria aperta a raccogliere migliaia di like, diventerà anche una testimonial perfetta per una onlus e una fondazione a lei dedicata. «Vogliamo che tutto questo “movimento” non si disperda in nessun modo – spiega ancora la Pais – e vogliamo che ne nasca qualcosa di positivo. Il nostro obiettivo è realizzare una sorta di “emergency” per i nostri “rottami” cioè tutti quegli animali maltrattati e che incontriamo ogni giorno e che cerchiamo di salvare. L’idea è proprio quella di garantire loro un percorso sanitario e dargli l’assistenza che meritano anche se sono randagi che nessuno vuole».

Sono in tanti infatti quelli che si sono rivolti alla Clinica veterinaria per offrire donazioni. «In poco più di un mese sono arrivate oltre 5000 mail in cui venivano chiesti i nostri riferimenti bancari per donare un sostegno economico. È ovvio che ci sarà bisogno di una struttura in grado di gestire queste richieste di aiuti nel modo migliore. Ci sembra giusto, dopo 25 anni che lavoriamo in questo campo offrendo aiuti e assistenza a tutti gli animali in difficoltà della zona, che anche tutti gli atri “rottami” possano essere aiutati grazie a Palla».

Che migliora di giorno in giorno. L’ultimo video postato su Facebook, la mostra allegrissima mentre si avventura per la prima volta fuori dalla clinica. Solo per questo video sono arrivati 244.000 visualizzazioni e 5.000 condivisioni. «È ancora spaventata dal mondo esterno ma un po’ per volta tornerà ad avere la fiducia che ora ancora le manca. Ma non vogliamo costringerla in alcun modo. Anzi, la Clinica Duemari rimarrà la sua casa. Perché è un cane ormai troppo famoso e vogliamo andarci con i piedi di piombo. Il mondo del volontariato è un mondo complesso. Anzi, se devo essere sincera, sono in molti quelli che hanno perso di vista il vero significato della parola volontariato».

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