ROMA – Insieme alle previsioni pessimistiche che arrivano dalla Commissione europea, recessione dell’1,4% nel 2012, più alta di quanto previsto dal governo, sostanziale stagnazione per il 2013 con il Pil che crescerà solo dello 0,4% arrivano i dati sulla cassa integrazione nei primi quattro mesi dell’anno.
Si tratta di oltre 322 milioni di ore, in prospettiva un miliardo di ore anche per il 2012, che riguarda 470 mila lavoratori a zero ore che hanno subito un taglio nel salario per 1,2 miliardi di euro, pari a 2.600 euro per ciascuno lavoratore. Sono questi i dati drammatici che emergono dal rapporto di aprile sul ricorso alla cassa integrazione, secondo elaborazioni delle rilevazioni Inps, da parte dell’Osservatorio Cig del dipartimento settori produttivi della Cgil .
Lattuada ( Cgil): una deriva insostenibile Per il quarto anno consecutivo di crisi, “la cassa integrazione si avvia ad attestarsi attorno al miliardo di ore autorizzate”- sottolinea il neo il segretario confederale, responsabile Industria, Elena Lattuada- perfettamente in linea con lo scorso anno.Si continua a registrare costantemente uno stillicidio di dati negativi che indicano uno stato di profondissima crisi e di inesorabile declino del settore industriale. Una deriva sempre più insostenibile – prosegue- e senza ripresa questi dati peggioreranno tirandosi dietro disoccupazione e desertificazione industriale. Bisogna dare risposte al profondo malessere sociale rimettendo al centro il lavoro”. Evidenziamo alcuni dati dal rapporto della Cgil che forniscono uno spaccato della realtà che viene vissuta dai milioni di lavoratori., con centinaia di vertenze aperte per la difesa dell’occupazione. Il ricorso alla cassa integrazione ad aprile è stata di 86.160.529 di ore, -13,60% su marzo. Nel primo quadrimestre sono state già autorizzate 322.852.539 con una ininfluente riduzione sullo stesso periodo del 2011 del -0,02%. “La richiesta di cig – si legge nel rapporto-è sopra la media degli ultimi dodici mesi: le ore di cig azzerano dall’inizio dell’anno 470 mila posizioni di lavoro ma coinvolgono mediamente 940 mila persone con un’incidenza di cig per occupato nell’industria pari a 46 ore per dipendente”. Significativi alcuni dati relativi alla cassa integrazione ordinaria (cigo). Ad aprile si riduce di un 4,02% sul mese precedente per un monte ore pari a 27.234.553. Nei primi quattro mesi del 2012 il totale delle ore di cigo è stato di 101.059.532 con un aumento sullo stesso periodo dello scorso anno del +26,54%. La cigo sottolinea la Cgil “torna così ad aumentare in tutti i settori, anno su anno, tranne l’edilizia: non è un buon segnale per l’andamento di questo settore alla luce della corrispondente crescita di ore per la cassa straordinaria e quella in deroga”.
Le attività più colpite. Record del commercio al minuto
La cassa integrazione straordinaria (cigs) lo scorso mese è diminuita rispetto a marzo del -11,28% per un totale ore pari a 29.930.151. Le ore registrate nel periodo gennaio-aprile (110.829.526) segnano un -18,60% sullo stesso periodo dell’anno passato. Specifica il rapporto Cgil: “Professionisti, artisti, scuole private, istituti di vigilanza, case di cura private, e altro ancora: sono queste le attività che sopportano il 51% del totale delle richieste e autorizzate di cigs. Mentre il commercio al minuto subisce una richiesta sostenuta in questi quattro mesi del +40%”.
La cassa integrazione in deroga (cigd) registra 28.995.704 ore ini aprile diminuisce rispetto a marzo del -22,91%, mentre il dato del quadrimestre, pari a 110.963.481 ore autorizzate, segna un aumento del +3,79% sullo stesso periodo del 2011. I settori che presentano un maggiore volume di ricorso alla cigs in questi quattro mesi sono quello del commercio con 39.937.757 ore (+31,16%) – pari al 36% del totale delle ore di cigd – e il meccanico con 21.886.999 (-31,88%).
In testa la Lombardia, seguita da Piemonte,Lazio, Puglia
Le regioni maggiormente esposte con la cassa in deroga da inizio anno sono la Lombardia con 20.520.088 ore (+19,70%), l’Emilia Romagna con 12.577.347 (+15,19%) e il Lazio con 11.752.642 ore (+154,18%). Da segnalare che mentre diminuiscono le aziende che fanno ricorso alla Cig e anche quelle che falliscono aumentano le domande di ristrutturazione aziendale (82 per un +28,13%), pari al 4,62% del totale, e le domande di riorganizzazione aziendale (95 per +6,74%%), ovvero il 5,36% del totale. “ I percorsi di reinvestimento e di rinnovamento strutturale migliorano- afferma il rapporto Cgil- anche se con una tendenza a calare rispetto all’andamento registrato nei mesi passati, ma continuano ad essere una percentuale bassa”, solo il 9,98% del totale dei decreti.Per quanto riguarda la geografia della cig è la Lombardia che guida la classifica seguita nella testa della classifica, da Piemonte, Lazio,Puglia. Il settore meccanico è quello in cui più alto è il ricorso alla Cig, seguito dal commercio e dall’edilizia.