ILVA di Taranto a rischio sequestro. Sciopero e sit in degli operai

TARANTO – I sindacati Fim, Fiom e Uilm di Taranto hanno indetto uno sciopero immediato dei lavoratori dell’Ilva con presidio davanti allo stabilimento per manifestare il disagio e la preoccupazione dei dipendenti del Siderurgico sul loro futuro occupazionale.

Nel capoluogo ionico da giorni circolano voci di un imminente sequestro degli impianti che potrebbe essere disposto dalla magistratura a seguito deirisultati delle perizie sull’inquinamento ambientale. Il 30 marzo scorso, in occasione della chiusura dell’incidente probatorio legato all’inchiesta a carico dei vertici dell’Ilva per disastro ambientale, 8.000 operai e impiegati del Siderurgico manifestarono per le strade della città con un sit-in conclusivo sotto la sede del Comune.

Al momento migliaia di lavoratori dell’Ilva sono usciti dallo stabilimento, in coincidenza con lo sciopero proclamato dai sindacati di categoria, e hanno bloccato gli accessi alla statale 106, che porta in Calabria, e alla statale 7 Appia per Bari. 
Attualmente in fabbrica è rimasta una parte dei dipendenti dell’area a caldo, dove entrano in azione le ‘comandate’ per tutelare l’integrità degli impianti. Le zone interessate dalla manifestazione sono presidiate da poliziotti e carabinieri; la circolazione dei veicoli viene deviata su strade secondarie.

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