Lavoro. Detassare il reddito fisso e rilanciare gli investimenti

ROMA – Il tasso di disoccupazione si conferma sul livello record raggiunto a giugno-luglio, il più alto dal 2004, ovvero dall’inizio delle serie storiche mensili rilevate dall’Istat.

Si tratta della semplice e drammatica conferma di quanto denunciamo da anni, senza che nessuno si sia mai deciso ad affrontarla con determinazione.
La continua ed inarrestabile contrazione dei consumi, che nel 2012 secondo le indagini condotte dall’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori raggiungerà il -5% (con una diminuzione complessiva della spesa delle famiglie di oltre 35,5 miliardi di Euro) non farà altro che peggiorare tale situazione.
Un altro aspetto che si fa di giorno in giorno sempre più preoccupante, inoltre, è la caduta dei consumi sul lato della qualità. Un duro colpo non solo per le condizioni di vita delle famiglie, ma anche e soprattutto per l’economia nazionale che, sul piano della competitività con gli altri Paesi, deve puntare sempre di più sulla qualità dei prodotti.
In uno scenario come quello in cui ci troviamo è invece inevitabile la contrazione della produzione e, quindi, l’aumento della disoccupazione.
Quello che non è ancora sufficientemente chiaro è che, in questo modo, non si fa altro che alimentare ulteriormente la perdita di potere di acquisto delle famiglie, aggravando le condizioni economiche del Paese intero.
Per questo è fondamentale ed improrogabile che il Governo si decida ad intervenire su due fronti:
–       quello del rilancio della domanda interna, attraverso una detassazione per le famiglie a reddito fisso a partire dalla tredicesima mensilità;
–       quello della crescita, avviando un deciso rilancio degli investimento per lo sviluppo e la ricerca, fondamentali anche sul versante dell’occupazione, soprattutto quella giovanile.
I fondi per intervenire su tali versanti dovranno essere ricercati soprattutto attraverso una seria e determinata lotta all’evasione fiscale ed un immediato intervento contro sprechi ed illeciti, anche e soprattutto a livello istituzionale.

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