ROMA – La crisi economica ha drasticamente abbassato i consumi. Un effetto domino che si fa sentire sempre più drammaticamente anche nei centri commerciali con tagli anche in quelle aziende che un tempo sembravano apparentemente solide.
Si parla di migliaia di tagli un po’ in tutta Italia in aziende come Auchan, ma anche in altre catene della distrubuzione alimentare in cui i bassi consumi hanno provocato l’inevitabile deflazione con ciò che ne consegue.
“La perdurante crisi dei consumi – sottolinea Leonardo Piccinno, segretario generale della Fisascat Cisl Abruzzo Molise – e la scarsa convenienza economica che incominciano a registrare i grandi players, tutti presenti nell’area metropolitana, rischia di trasformare il segnale dato da Auchan, in un esempio da seguire, se la Regione Abruzzo, non avvia una seria politica di sviluppo che punti a rilanciare la ripresa economica e la disponibilità di risorse a disposizione dei cittadini. In questo – conclude il sindacalista – occorre che la Giunta regionale, attui una politica fiscale locale più favorevole verso i cittadini, le famiglie i disoccupati, per incentivare i consumi”. La situazione abruzzese è analoga a quella del Veneto o a quella pugliese, ma anche di altre regioni, dove la crisi si è fatta sentire con maggiore incidenza. Anche nella capitale è crisi nei troppi centri commerciali che negli ultimi 10 anni hanno sono sorti un po’ ovunque.
Nel centro commerciale di Roma la Romanina anche molti dipendenti della catena Media World sono a rischio esubero. E questa notizia arriva dopo l’annuncio di esuberi da parte di un’altra grande catena, quella di Carrefour.