ROMA – “ Non possiamo più aspettare” e sabato mattina i metalmeccanici tornano a manifestare nelle strade di Roma. Le “tute blu” riprendono Pazza San Giovanni, il luogo storico delle lotte operaie e popolari. Sarà una giornata di lotta nazionale che conclude una serie di iniziative che si sono svolte in tutto il Paese.
“ Una manifestazione-dice Maurizio Landini , incontrando la stampa-non contro qualcuno, ma di proposta per rivendicare il cambiamento e mettere al centro il lavoro. Le scelte dei governi Berlusconi e Monti- prosegue- sono all’origine della situazione pesantissima che stiamo vivendo” Nel corso della manifestazione prenderà la parola per la Cgil, il segretario confederale Nicolosi. Dal palco parleranno personalità come Stefano Rodotà, Gino Strada ,SandraBonsanti,Fiorella Mannoia, che non canterà dicono alla Fiom perché “a cantare saranno i metalmeccanici. Concluderà il comizio il segretario generale della Fiom. Moltissime le adesioni. Saranno presenti parlamentari di Sinistra e libertà,Pd,Movimento 5\Stelle dirigenti di Rifondazione comunista, Pdci, Rivoluzione civile, sin realtà della società civile, studenti, l’Anpi e associazioni ambientaliste, personalità come il costituzionalista Zagrebelesky. Le richieste che la Fiom ha posto a base della< mobilitazione dei lavoratori sono:ripresa degli investimenti pubblici e privati, politiche industriali”, il blocco dei licenziamenti, l’introduzione del reddito di cittadinanza, una nuova legge sulla rappresentanza, il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali, incentivi alla riduzione di orario e ai contratti di solidarietà, l’estensione della cassa integrazione per tutti i lavoratori, la cancellazione dell’articolo 8 introdotto dal governo Berlusconi, poi, sottolinea Landini, “le modifiche dell’articolo 18 non hanno portato investimenti ma le persone vengono licenziate per ragioni economiche” Infine, ma certo non ultime “il diritto di cittadinanza e di voto”. La manifestazione avviene a solo pochi giorni di distanza da una conquista molto significativa da parte dei metalmeccanici tedeschi. Eè stato firmato un accordo sindacale che prevede un aumento salariale di circa il 5% in due trance. Proprio in un momento in cui anche l’economia tedesca mostra segni di rallentamento qwuesto aumento. Hanno sottolineato non solo gli imprenditori e i sindacati, ma anche fonti governative sottolineano la necessità di sostenere i consumi incrementando il reddito dei lavoratori.