ROMA – Proteste in tutta Europa contro la direttiva sui distacchi dei lavoratori comunitari in discussione al Paralamento di Strasburgo. Manifestazioni, presidi, volantinaggi hanno visto una forte mobilitazione dei sindacati. Fra le iniziative che si sono svolte in Italia il sit-in con volantinaggio promosso dai sindacati degli edili Cgil, Cisl, Uil che si è svolto a Roma, davanti alla sede del ministero del Lavoro . Molto efficace lo slogan :“Dalla Bolkestein alla Frankestein.
Fermiamoli!” Si richiama così una legge respinta dal Parlamento nel 2006 che attaccava i diritti dei “distaccati” e, ora, si usa un nome tristemente famoso per definire un nuovo grave tentativo. Le segreterie nazionali dei tre sindacati confederali hanno partecipato alla iniziativa europea esprimendo la ferma volontà di battersi perché “ non venga approvata questa direttiva, ingiusta e discriminatoria, che permetterà alle aziende scorrette di applicare il salario e le normative contrattuali del paese di origine, alterando la concorrenza e creando un grave danno economico e sociale ai lavoratori italiani e a tutti i lavoratori, in particolare a quelli dei paesi più fragili e poveri”. “Se approvata, questa direttiva – prosegue la noya di Fillea Cgil. Filca Cisl e Fenal Uil -sancirà che in Europa esistono lavoratori di serie A e lavoratori di serie B, operando una frattura insanabile e pericolosa tra aree del vecchio continente.”
Piu’ volte il tema del distacco comunitario dei lavoratori dipendenti di aziende europee è stato oggetto di discussione nel Parlamento Europeo. Attualmente, ai lavoratori distaccati in un altro paese comunitario Vengono riconosciuti i diritti previsti nel paese che li ospita.,. Come abbiamo ricordato. fu respinta dal Parlamento Europeo “la famigerata Bolkestein, che tentava di cancellare questo sistema di diritti e tutele a protezione dei lavoratori distaccati. Questo- sottolineano i sindacati- anche grazie alle forti pressioni esercitate dal movimento sindacale europeo,ma oggi ci troviamo di nuovo a fare i conti con una direttiva che propone di dividere l’Europa in due, e con essa i salari ed i diritti dei lavoratori.”
E dunque contro la “Frankenstein” la campagna di informazione e sensibilizzazione di Feneal Filca Fillea e del sindacato europeo, che chiedono all’Europa di modificare la direttiva e stabilire regole di qualità per il sistema dei distacchi comunitari. “Anzitutto, chiediamo che il contratto da applicare sia quello del paese dove si svolge il lavoro” e quindi chi viene in Italia deve avere il riconoscimento del contratto collettivo di lavoro italiano. E poi chiediamo che “siano a carico dei datori di lavoro i costi legati a trasporto, vitto e alloggio del lavoratore distaccato per tutto il periodo di permanenza”. Vogliamo che “gli stati membri possano continuare a vigilare per “contrastare e punire ogni forma di sfruttamento internazionale e di dumping sociale tramite il distacco” Infine- conclude la nota dei sindacati. chiediamo che “l’Unione Europea combatta con efficacia ogni forma di sfruttamento, truffa e caporalato”