Ikea. Azienda disdetta contratto integrativo. Scatto lo sciopero

ROMA – “Salta l”ingranaggio contrattuale che finora ha tenuto insieme i pezzi delle relazioni sindacali con l”azienda svedese Ikea che ha deciso di annullare unilateralmente la contrattazione integrativa applicata agli oltre 6.000 dipendenti dei 21 punti vendita italiani”.

E” quanto si legge in una nota della Fisascat. “Una decisione, quella del gruppo, che arriva -spiega- proprio nella fase iniziale dei negoziati di rinnovo del contratto integrativo aziendale e alla quale i sindacati di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs rispondono con la proclamazione dello stato di agitazione e un pacchetto di 16 ore di sciopero, 8 a livello territoriale e 8 a livello nazionale, decisi oggi al termine del coordinamento unitario convocato a Firenze”. ””Si tratta di un atto incomprensibile e spropositato -ha affermato il segretario nazionale della Fisascat, Vincenzo Dell”Orefice- in quanto il negoziato è solo alle battute iniziali””.

Infatti, ha ricordato, “in occasione degli ultimi incontri di trattativa, la direzione aziendale ha sottoposto ai sindacati delle proposte tese a modificare la struttura del salario aziendale, sulle quali, sia pure a livello interlocutorio, si sono potute apprezzare delle posizioni argomentate da parte di Fisascat, Filcams e Uiltucs”. “Per quel che ci riguarda -ha aggiunto Dell”Orefice- gli incontri già programmati per il 12 e 25 giugno restano confermati; in quella sede faremo quanto è necessario per ridare alle lavoratrici e ai lavoratori un contratto integrativo capace di valorizzare il loro prezioso contributo professionale”. “Auspico che anche per Ikea -ha chiarito il sindacalista- il riconoscere un congruo trattamento sia in termini economici che normativi a quanti con il proprio apporto quotidiano le consentono di affermare un”indiscussa leadership commerciale sia un obiettivo da perseguire in questa tornata negoziale”.

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