Milano 90. Siglato accordo, lavoratori in Cig a zero ore

ROMA – E’  stato siglato nella giornata del 2 luglio l’accordo per i lavoratori della Milano 90 srl, presso l’Assessorato al Lavoro della Regione Lazio. Un accordo che, dopo il lungo penare dei dipendenti della società, molti dei quali senza retribuzione per mesi, lascia di fatto ancora l’amaro in bocca e non convince fino in fondo. 

A partire dal 3 luglio i dipendenti occupati presso Palazzo Marini, Mensa San Silvestro, Mensa San Macuto, Via delle Vergine, Largo Loria e Bar Quirinale, sono stati sospesi dal lavoro a zero ore. In base a quanto sottoscritto è stata concessa ai lavoratori la Cassa Integrazione in deroga fino al 2 dicembre 2015. Roma Capitale ha deciso di dismettere tutti i contratti presso le sedi di Via delle Vergini e Largo Loria. 

Nell’accordo si  fa riferimento all’impegno della Società di Scarpellini  a “una ipotesi di ricollocazione dei lavoratori presso eventuali future commesse”. Così come in relazione “al ritardo dell’erogazione delle spettanze pregresse” la Società si impegna “in caso di nuove entrate finanziare” ad un programma di rientro “per sanare il debito con i singoli lavoratori”.

Sta di fatto che i dipendenti della società di Scarpellini vedranno pagati i loro stipendi arretrati non prima di diversi mesi. Considerando che anche la Cig verrà erogata non prima di 4/5 mesi, viene da chiedersi di  cosa vivranno nel frattempo gli ex lavoratori durante questo lasso di tempo non tanto breve. Insomma come già successo, gli accordi firmati, purtroppo col benestare dei sindacati, quasi mai tengono conto del fattore umano. Non si tiene conto che dietro queste vertenze ci sono ‘persone reali’, non numeri, uomini e donne che hanno tutto il diritto di vivere una vita dignitosa e  che avrebbero preferito una seria proposta occupazionale al limbo della cassa integrazione, soprattutto dopo aver affrontato una vera e propria odissea, che non ha mai conquistato le prime pagine nonostante la sua importanza, anzi il più delle volte è stata anche negata alle cronache.

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