ROMA – Dopo due anni da “Piombo Fuso”, la campagna militare lanciata da Israele per colpire Hamas nella sua roccaforte a Gaza, cui è seguito l’assedio della stessa (dopo 1400 morti e oltre un miliardo e mezzo di danni all’economia dell’enclave palestinese), il cessate il fuoco è stato interrotto sabato scorso da Hamas, che ha lanciato oltre 50 razzi a media gittata (che hanno intimorito Israele più del solito perchè potrebbero arrivare sino al cuore di Israele, a differenza dei consueti razzi Qassam, che hanno invece breve gittata).
L’interruzione della tregua è da attribuire all’acuirsi del terrorismo e delle persecuzioni dei coloni israeliani a danno dei civili palestinesi, dopo i fatti di Itmar, in cui una famiglia israeliana è stata massacrata. All’interruzione della tregua e al lancio dei razzi è seguita la dura e consuetamente sproporzionata reazione israeliana: già ieri F-16 israeliani hanno invaso con boati ed esplosioni lo spazio aereo di Gaza city, in particolare nella parte Est, attaccando i campi d’addestramento ed i tunnel dei miliziani di Hamas, ma anche una fabbrica di mattoni e magazzini sospettati per la produzione di armi destinate alla resistenza, come anche semplici edifici. Anche la clinica medica “Hijaz” che aveva subito danni gravissimi durante l’aggressione militare del dicembre 2008-2009, l’area di ash- Shuja’iyah , molte zone di Gaza City , una moschea a est di Khan Younis e una fabbrica di cemento vicino a Jabaliya risultano gravemente colpite. Nei raid di ieri notte si sono registrati 18 feriti (di cui 7 bambini),tra civili e forze di sicurezza.
Stamane alle 11.00 un drone (UCAV) ha bombardato Gaza city nella zona Est di Al Nazan street (vicino la zona agricola di ash-Shaja’yah), dopo l’invasione di tre carri armati. A distanza di 24 ore si contano già sette diversi raid e altrettanti civili uccisi (tra cui tre ragazzini di 11, 16 e 20 anni che giocavano a calcio) e diverse decine di feriti, secondo quanto afferma il responsabile del servizio d’emergenza a Gaza, Adham Abou Selmiya. In serata si sono registrati altri bombardamenti ad est di Zaitoun. Il portavoce delle brigate Ezzedine al-Qassam, braccio armato di Hamas, ha proposto nuovamente una tregua a Israele, secondo quanto riportato dall’agenzia AFP, nonostante si registrino addirittura attacchi a sedi e giornalisti di CNN e Reteurs.
Il ministro degli Esteri Lieberman ha detto di voler portare la questione dei bombardamenti palestinesi in sede ONU. Scelta quantomeno “impulsiva” se pensiamo che1,5 milioni di persone nella Striscia di Gaza sono private dei loro diritti fondamentali a causa dell’assedio, dalla libertà di movimento al diritto al lavoro, dal diritto ad avere una casa, alla salute,all’istruzione e con tassi di povertà e disoccupazione che si aggirano intorno all’80%.