Navi militari turche verso Gaza

ISTAMBUL – Tensione alle stelle fra Tel Aviv e Ankara dopo le proteste di quest’ultima per l’operazione Piombo Fuso portata a termine dagli israeliani nel 2009 e per il recente abbordaggio da parte della Shayetet, gli incursori della marina israeliana, della nave filo-palestinese  Mavi Marmara.

Per il blitz che costò la vita a 9 attivisti turchi per la pace, Tel Aviv non si è mai scusata come invece aveva sperato e preteso pubblicamente il governo turco. Nei giorni passati Erdogan aveva annunciato la sospensione totale dei rapporti militari e commerciali con l’ex alleato, ed una possibile provocatoria visita a Gaza.
Oggi il presidente turco ha annunciato  che in futuro la flottiglie di pace in rotta verso la striscia di Gaza pronte a forzare il blocco imposto da Israele per portare aiuti umanitari saranno scortate da navi da guerra della marina militare.
Cosa realmente spaventa Erdogan ed il suo paese?
L’incolumità di altri attivisti suoi compatrioti oppure l’aumento del potere di controllo e sfruttamento del Mediterraneo da parte di Israele?
Nei prossimi giorni Turchia ed Egitto firmeranno al Cairo un alleanza economica e militare che preoccuperà non poco il piccolo ma potente stato ebraico.

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