G 20. Il sospetto tedesco: adesso i cinque vogliono i nostri soldi

ROMA – “Jetzt wollen diese FÜNF an unser Geld”, ovvero adesso i cinque vogliono i nostri soldi. Così ha titolato il settimanale tedesco Bild per riassumere  il summit brasiliano del G20. Sembra quasi che Mariano Rajoy , Barack Obama, Manule Barroso, commissario EU, Francois Hollande e  Mario Monti parlino una lingua che conoscono solo loro e di cui il popolo tedesco vuole tenere le distanze.

L’articolo del giornale tedesco continua puntando i riflettori sulla Spagna e i debiti contratti con le banche che hanno appena ricevuto 100 miliardi di euro, ma per risollevarsi ce ne vorrebbero almeno 350. E poi la disoccupazione cavalcante giunta al 24% che non promette nulla di buono.
Non va meglio per il presidente americano Barack Obama, riporta sempre Bild, inquanto la sua rielezione a novembre non  è affatto assicurata, tant’è che i sondaggi lo danno a pari merito con lo sfidante repubblicano Mitt Romey.
Ma il punto cruciale è che il numero uno della casa Bianca vuole a tutti i costi stimolare economicamente l’Europa per trarre maggiori profitti per il suo Paese. Il presidente della Commissione UE Jose Manuel Barroso propone politiche finanziarie di vasta portata in tema di politiche economiche, finanziarie e fiscali, ma la ricetta non convince i tedeschi.
Hollande – secondo Bild –  è l’uomo dalle riforme contrarie, mentre Mario Monti  ha inizialmente dimostrato coraggio con la riforma, ma l’Italia è al 125mo posto nella lista dei paesi che creano nuovi posti di lavoro, i sindacati sono contro il suo governo, l’economia cresce poso ed entro il 2014 l’Italia ha bisogno di  670 miliardi per pagare i debiti.
Insomma cinque volti dei potenti impressi nella mente del popolo tedesco per dire “fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”.

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