Crisi. Hollande chiede di salvare la Grecia, deve restare nell’Eurozona

ROMA – «La Grecia deve rimanere nell’euro»: lo ha detto il presidente francese Francois Hollande a Berlino prima della cena con la Merkel,  Invitando Atene a fare sforzi «indispensabili».

 «Io voglio che la Grecia resti nell’euro. Questa è la mia volontà, questa è la nostra volontà», ha detto Hollande. «Naturalmente la Grecia deve fare tutti gli sforzi indispensabili», ha aggiunto.

La cancelliera tedesca Angela Merkel ha incoraggiato oggi la Grecia a «proseguire sul percorso delle riforme». In occasione del suo incontro a Berlino con il presidente francese Francois Hollande, il capo del governo tedesco ha detto: «È importante che tutti rispettino i loro impegni».

Merkel ha quindi ribadito di «attendere il rapporto della troika» (Ue, Bce ed Fmi) prima di qualsiasi nuova decisione sugli aiuti alla Grecia.

Dal canto suo il primo ministro di Atene, Antonis Samaras ha detto in un’intervista al quotidiano francese Le Monde che i leader europei dovrebbero «dissipare tutte le incertezze sul futuro della Grecia nell’eurozona». Nell’intervista il capo del governo di Atene, al timone del Paese dopo le elezioni del 17 giugno, ha spiegato di voler restituire credibilità alla Grecia. «Come è possibile privatizzare», si è chiesto Samaras, «quando, ogni giorno,
autorità europee speculano pubblicamente ‘su una potenziale uscita della Grecia dalla moneta comune?’ Questo deve cessare. Se noi facciamo il nostro lavoro, la Grecia può essere salvata. Tutti hanno da guadagnare da una ‘success story’ greca».

Parte dell’Europa è tentata di «farla finita» con il problema greco, facendo uscire Atene dell’eurozona. Come evitarlo? «Una »Grexit«, come viene chiamata, sarebbe devastante per la Grecia e dannosa per l’Europa. Questo si tradurrebbe in un ulteriore calo del 70 per cento del nostro tenore di vita, che è già sceso del 35 per cento – per l’azione combinata della svalutazione e dell’inflazione. Nessuna società può affrontare questa scossa.
Nessuna democrazia potrebbe sopravvivere». Inoltre, ha aggiunto, «la disgregazione sociale potrebbe diventare molto contagiosa negli altri Paesi europei. Inoltre, la reazione dei mercati finanziari che anticiperebbero l’uscita di altri Paesi europei scatenerebbe un effetto domino».

Quanto agli incontri con Merkel e Hollande, ha concluso Samaras nell’intervista a Le Monde, «la sola cosa su cui vogliamo insistere è che la ripresa economica è necessaria per raggiungere i nostri obiettivi. Non discutiamo le finalità del programma. Vogliamo solamente essere sicuri che raggiungeremo subito la coesione sociale. Voglio cancellare l’idea che la Grecia possa rappresentare un problema. Io sono qui risolverlo. Ma abbiamo bisogno di aria per riprendere fiato…».

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