Russia. Duplice omicidio con avvertimento: Free Pussy Riot. Verità o strategia politica?

Emergono forti dubbi sell’efferrato delitto

 

MOSCA –  Uccise, mutilate e sfigurate. E’ questa la tragica sorte che hanno subito due donne, madre e figlia rispettivamente di 76 e 38 anni, trovate nella loro abitazione a Kazan nella regione del Tatarstan. I comitato investigativo russo, che ha aperto un’indagine per omicidio plurimo, informa che su una parete della casa l’assassino o gli assassini avrebbero scritto con il sangue delle loro vittime “Free Pussy Riot”.

Insomma un chiaro riferimento alle tre esponenti del gruppo punk condannate nei giorni scorsi a due anni di carcere per la preghiera anti Putin cantata nella Cattedrale del Cristo Salvatore di Mosca.
Un omicidio davvero misterioso, che sembrerebbe addirittura costruito a tavolino per gettare ulteriormente scredito sulle tre giovani componenti del gruppo Pussy Riot. E’ starno, infatti, che i giornali non abbiano nemmeno riportato i cognomi delle vittime. Secondo il parere degli esperti, il duplice omicidio ha avuto luogo tra il 24 e il 26 agosto 2012 e la morte delle due vittime è stata provocata da ferite da taglio multiple: potrebbero esserci state decine di coltellate.

E’ agghiacciante il contrasto tra la violenza dell’omicidio e la tranquilla realtà familiare dell’appartamentino, con tappezzeria fiorata alle pareti e vasi di ceramica. Farida era in pensione, mentre sua figlia lavorava in un negozio vicino alla casa. Insomma  gli inquirenti l’hanno definita una famiglia normale. E allora per quale motivo sono state uccise?
Non è escluso che si tratti di uno psicopatico, se non addirittura di un serial killer. Tuttavia è una strana coincidenza che la scoperta sia stata fatta il giorno dopo dell’appello lanciato da Vladimir Putin proprio da Kazan, durante il quale il presidente ha detto:  “Il nostro popolo non permetterà che la società si separi e divida per motivi religiosi, e quindi indebolisca la Russia, per distruggere la nostra casa comune”.

Per questo motivo lo scabroso episodio aumenta i dubbi sul vero movente. Non dimentichiamo che le Pussy Riot hanno ricevuto solidarietà da moltissime persone di fama internazionale, hanno trovato sostegno da associazione per i diritti, per la libertà di espressione e soprattutto dalla società civile che continua a chiedere la loro liberazione.
Indubbio che un tragico fatto come questo potrebbe avere l’obiettivo di spostare l’opinione sulle Pussy Riot, diventate anche istigatrici di un atroce delitto compiuto senza nessuna pietà.

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