Afghanistan. Attacco a italiani, morto un militare

KABUL  –  È morto uno dei quattro militari italiani rimasti feriti oggi in un conflitto a fuoco nel distretto di Bakwa, nella parte meridionale della regione ovest dell’Afghanistan.

Il caporale degli alpini Tiziano Chierotti, 24 anni di San Remo, gravemente ferito all’addome, si è spento per il repentino aggravarsi delle condizioni cliniche nonostante i tentativi di rianimazione.

Non sono in pericolo di vita gli altri tre militari.

Chierotti era nato il 7 ottobre 1988 ed era effettivo dal  2008 al Secondo reggimento alpini di Cuneo, inquadrato nella brigata alpina Taurinense. Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Biagio Abrate, a nome delle Forze Armate e del suo personale, ha espresso ai familiari del giovane il profondo cordoglio per la scomparsa del proprio congiunto deceduto e al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale Claudio Graziano, la tristezza e i sentimenti di vicinanza alla Forza Armata per il lutto che l’ha colpita.

Anche le istituzioni hanno espresso il proprio cordoglio. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio ai familiari esprimendo la «la più sincera partecipazione al loro grande dolore». In una nota diffusa dal Quirinale, si legge inoltre che Napolitano ha chiesto al gen. Abrate di far pervenire il suo affettuoso incoraggiamento ai militari rimasti feriti.

Il Ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, si stringe al dolore della famiglia Chierotti e aggiunge: «Sappiamo che questa fase della presenza italiana in Afghanistan è la più delicata e complicata. Il Governo si è impegnato a rispettare le date del ritiro in accordo con gli alleati transatlantici, fino a completare la transizione verso le forze di sicurezza afgane».

Con Chierotti sale a 52 il numero dei militari italiani morti in Afghanistan dal 2004 ad oggi nel corso della missione internazionale Isaf.


 

HERAT – Quattro militari italiani sono rimasti feriti in seguito ad uno scontro a fuoco con insorti  nella provincia di Farah in Afghanistan, durante un’operazione congiunta con l’esercito afgano.

Un soldato afgano è rimasto ucciso. I quattro, secondo quanto si apprende, non sarebbero in pericolo di vita.  Lo scontro a fuoco è avvenuto nel distretto di Bakwa, a sud di Herat, nel corso di un’operazione congiunta della Task Force South East con unità del 207/o Corpo dell’esercito afgano.

Secondo le prime ricostruzioni, i militari italiani coinvolti erano impegnati in una attività di pattuglia nell’abitato del villaggio di Siav – a circa 20 km a ovest della base operativa avanzata ‘Lavaredò di Bakwa, dove è basata la Task Force South East costituita dal 2/o reggimento alpini – quando sono stati attaccati con armi da fuoco da un gruppo di insorti.

Immediata, fa sapere il comando italiano, la reazione della pattuglia che ha subito messo in sicurezza l’abitato di Siav per poi prestare soccorso ai feriti, i quali dopo meno di trenta minuti sono stati evacuati in elicottero presso l’ospedale da campo di Farah, dove sono attualmente ricoverati.

La pattuglia italiana, secondo quanto si è appreso, è stata fatta segno a fuoco non solo con armi leggere, ma anche razzi Rpg.

Dei quattro miliari feriti, tre hanno riportato ferite alle gambe, mentre uno – quello in condizioni più gravi – ha una lesione all’addome ed è stato sottoposto a intervento chirurgico. I familiari sono stati avvisati. 

 

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