Egitto. Morsi agli arresti. Morti e feriti negli scontri

IL CAIRO – Due morti e almeno 18 feriti. E’ questo il bilancio del tutto provvisorio diramato dai ministero

della Sanità egiziana riguardante la giornata odierna di scontri. Di contro manifestanti pro e contro alla deposizione del presidente egiziano Mohamed Morsi.

Le due vittime sono state rilevate ad Alessandria d’Egitto, agitata come Il Cairo da tafferugli. Le zone capitoline più agitate sono state Shubra, dove è scoppiata una sassaiola tra i marcianti dei pro Morsi e gli abitanti del quartiere. Mentre la moschea del quartiere di Mohandessin ha visto scontri durante il raduno dei Fratelli Musulmani. Più in là, nel delta del Nilo, e più precisamente a Damietta, sono stati riscontrate altre situazioni critiche.

 

Arresti cautelari per Morsi

 

Certo non placherà gli animi la notizia riguardante Morsi, il primo presidente democraticamente eletto, la cui allocazione dopo il golpe militare dello scorso 3 luglio era celata da un velo di mistero. La Magistratura ha infatti reso noto di aver disposto gli arresti cautelari di Morsi per 15 giorni. Per lui pendono gravissime accuse di spionaggio. In particolare, secondo quanto si apprende, tra i vari capi di imputazione dell’accusa ci sarebbero l’aver contattato il movimento radicale palestinese di Hamas per commettere “atti ostili” sul territorio egiziano. Morsi in sostanza avrebbe progettato l’assalto a commissariati e a prigioni, il rapimento di poliziotti e di ufficiali, l’evasione da penitenziari. Tra questi ci sarebbe il carcere di Wadi el Natroun, dal quale lo stesso Morsi fuggi’ subito dopo la rivoluzione del 2011.

Secondo Gamal Tageddin, l’avvocato difensore di Morsi interpellato dall’Ansa, “l’incarcerazione sarebbe illegale” in quanto viziata dall’assenza della  figurda dell’avvocato difensore. La decisione, si legge, sarebbe un ritorno al passato ovvero all’era Mubarak

Per la sua scarcerazione si è mosso anche il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, che assieme agli esponenti dell’Ue e della Casa Bianca nei giorni scorsi, ha chiesto al nuovo regime egiziano appoggiato dalle Forze Armate il rilascio del deposto, da giorni segregato dai militari in una località sconosciuta. L’appello dell’Onu, secondo le parole del portavoce del presidente del Buey è che Morsi e i vertici dei Fratelli Musulmani “vengano liberati o che i loro casi siano esaminati in modo trasparente e senza rinvii”.  

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