A Copacabana la messa di chiusura della Giornata Mondiale della Gioventù 2013. Così Papa Francesco saluta e si rivolge in particolare ai giovani affermando di contare proprio su di loro
“Cari giovani, Gesu’ Cristo conta su di voi! La Chiesa conta su di voi! Il Papa conta su di voi!» sono state le parole con cui il Pontefice ha chiuso la sua omelia. Parlando a braccio, il Papa ha chiesto ai giovani di portare il Vangelo «per sradicare e demolire il male e la violenza; per distruggere e abbattere le barriere dell’ egoismo, dell’intolleranza e dell’odio; per edificare un mondo nuovo. Gesu’ Cristo conta su di voi,la Chiesa conta su di voi, il Papa conta su di voi. Andate e fate discepoli tutti i popoli”.
Ha poi ricordato loro il prossimo appuntamento di Cracovia nel 2016
“Cari giovani abbiamo un appuntamento nella prossima Giornata Mondiale della Gioventu’, nel 2016, a Cracovia, in Polonia”, la città della quale e’ stato arcivescovo Giovanni Paolo II, l’inventore di questi straordinari mega-raduni giovanili.
Sono stati intanto due milioni i fedeli che ieri hanno affollato i 4 chilometri della spiaggia per la veglia. Si tratta di circa il doppio rispetto al numero di partecipanti alla veglia della Gmg del 2011 a Madrid, mentre nel 2002 a Toronto i fedeli furono 650mila.
Papa Francesco ha chiesto ai ragazzi della Gmg di Rio di essere “un terreno buono, cristiani non part-time, non inamidati, di facciata, ma autentici”. “Sono certo – ha continuato – che non volete vivere nell’illusione di una libertà che si lascia trascinare dalle mode e dalle convenienze del momento. So che voi puntate in alto, a scelte definitive che diano senso pieno alla vita”. “Si suda la camicia cercando di vivere da cristiani”, ha ammesso il Papa, eppure solo in questo modo “diventiamo costruttori della Chiesa e protagonisti della storia”.