13 Febbraio: Giornata Mondiale contro i Bambini Soldato

Più di 250 mila bambini vengono ancora oggi arruolati nei conflitti, abusati, torturati e uccisi

ROMA – Domani saranno trascorsi esattamente dodici anni dalla sottoscrizione del Protocollo Opzionale alla convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia, strumento giudico che di fatto vieta e contrasta lo sfruttamento dei minori in ambito militare e per l’occasione, l’intero giorno sarà dedicato proprio a loro: Ragazzini al di sotto dei 18 anni privati della loro infanzia, arruolati  da gruppi armati e persino dalle stesse forze armate dello Stato durante i conflitti nei paesi dell’Africa e Medio Oriente fra cui Congo, Siria, Afganistan e Sudan.

Purtroppo nonostante l’adesione di ben 153 paesi al protocollo (Italia compresa) , 250.000  minori sono ancora costretti ad imbracciare un fucile in tenera età, fabbricare armi o peggio ancora, prender parte a spedizioni suicide ed esser impiegati direttamente come scudi umani nelle battaglie. A questo si aggiungono anche le violenze fisiche, psicologiche e sessuali a cui vengono sottoposti dai soldati che li raccolgono dalla strada per buttarli in una trincea e sfruttarli in cambio di protezione.

Anche in Italia le iniziative per contrastare il fenomeno non sono mancate, per questo nel 1999 nasce la Coalizione Italiana Stop all’uso dei Bambini Soldato, composta dagli enti  Alisei, Cocis, Coopi, Intersos, Save The Children, Telefono Azzurro, Terre des Hommes e Unicef  per sollecitare la ratifica globale del protocollo e che opera ancora oggi per sensibilizzare l’opinione pubblica al problema, e per l’occasione quest’anno hanno lanciato il sito www.bambinisoldato.it dov’è possibile reperire materiale ed informazioni a riguardo.

Grazie al loro lavoro, finora  si sono raggiunti traguardi più che soddisfacenti. Il 18 Gennaio 2014 inoltre, L’esercito Birmano ha acconsentito al rilascio di 96 giovani reclutati in tenera età, aderendo ad un piano d’azione contro il reclutamento di bambini  e restituendo la libertà fino a 272 giovani soldati  sino ad oggi.

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