ROMA – «Il danno causato dall’evasione e dall’elusione fiscale nella Ue è pari a mille miliardi di euro annui. Sono 2mila euro annui per ogni cittadino europeo. Quattro volte la spesa per l’istruzione. Se tutte le tasse fossero pagate, i debiti sovrani verrebbero azzerati in dieci anni». Lo afferma il candidato socialista alla Commissione Ue, Martin Schulz, nel suo intervento alla Conferenza economica dei progressisti a Bruxelles.
Schulz attacca: «Come possiamo spiegare ai cittadini di accettare sacrifici dolorosi su salari e pensioni, quando i ricchi trasferiscono il loro denaro sui conti svizzeri?». La ricetta economica del Presidente dell’Europarlamento prevede: 1) separare banche e attività speculative; 2) applicare una tassa sulle transazioni finanziarie; 3) rompere il circolo vizioso tra debito pubblico e debito delle banche; 4) un salario minimo ritagliato su misura di ogni Stato membro per far vivere le persone con dignità; 5) stop alla corsa al ribasso verso salari più bassi, standard ambientali più bassi e tasse sulle imprese più basse.
Schulz conclude: «120milioni di europei vivono in povertà o quasi. 27milioni di europei vogliono lavorare e sono disoccupati. I giovani stanno pagando una crisi che non hanno contribuito a creare. I ricchi non hanno bisogno di uno Stato forte. Essi possono comprare sanità, sicurezza, istruzione. Sono i normali cittadini – conclude Schulz – che hanno bisogno di uno Stato forte».