Pistorius. Giudice, fu omicidio colposo e non premeditato

PRETORIA – L’ex atleta Oscar Pistorius è stato dichiarato colpevole di omicidio colposo per la morte della fidanzata Reeva Steenkamp, avvenuta la notte del 14 febbraio 2013. Escluso dunque l’omicidio volontario.

Lo ha deciso il giudice, Thokozile Masipa, al termine di 41 giorni di di dibattimento. Il giudice ha stabilito che il giovane agì con assoluta consapevolezza, ma senza premeditazione e ha aggiunto che l’accusa non è riuscita a provare il suo intento di voler uccidere Reeva. Lo ha dunque assolto del reato di omicidio volontario, che gli imputava l’accusa, evitandogli dunque la pena più grave, l’ergastolo.  Le prove dunque non dimostrano la premeditazione. Tuttavia secondo il giudice rimane colpevole di omicidio colposo, poiché avrebbe agito negligentemente e irragionevolmente quando sparò 4 colpi contro la porta del bagno della sua casa di Pretoria, uccidendo la fidanzata. Pistorius non sapeva che all’interno c’era Reeva, ma sapeva comunque che qualcuno era all’interno. Avrebbe dovuto invece chiamare la sicurezza.

Riguardo alle altre accuse per possesso di armi da fuoco, Pistorius è stato ritenuto colpevole per l’episodio dei colpi sparati in un ristorante, poche settimane prima della morte della sua fidanzata.

Pistorius è arrivato in tribunale a Pretoria  questa mattina intorno alle 9, sapendo già di essere scampato all’ergastolo. Durante la lettura delle battute finali della meticolosa sentenza, Pistorius è rimasto in silenzio e impassibile in piedi sul banco degli imputati. Nelle tribune del pubblico invece erano presenti  alcuni degli amici e dei familiari di Reeva, con il volto cupo e le lacrime agli occhi.

Sarà resa nota il 13 ottobre la pena che Pistorius dovrà scontare. L’atleta ha scampato l’ergastolo e  rischia adesso una condanna massima a 15 anni, anche se potrebbe non passare effettivamente neanche un giorno in carcere. Il giudice infatti potrebbe concedergli la libertà condizionata. In attesa sarà prolungata la sua libertà vigilata e l’atleta continuerà a risiedere a casa dello zio.

Intanto il Comitato paralimpico internazionale ha fatto sapere che consentirà in futuro a Oscar Pistorius di tornare sulle piste, se egli vorrà riprendere l’attività atletica. Lo ha detto Craig Spencer, responsabile media e comunicazione del Comitato, intervistato dalla Bbc Radio. “Oscar ha fatto tantissimo per il movimento paralimpico, è stato un’ispirazione per milioni. Ovviamente adesso la priorità è vedere cosa il giudice decide. E dopo, se egli desidera riprendere la sua carriera atletica, noi non lo ostacoleremo, gli permetteremo di gareggiare di nuovo in futuro”. 

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