A Hong Kong i manifestanti non demordono. Proteste alla festa nazionale. IL VIDEO

HONG KONG – Anche oggi la protesta a Hong Kong continua, nonostante gli inviti del governatore e delle autorità di Pechino che vorrebbero mettere fine alla mobilitazione. I manifestanti imperterriti non demordono, tant’è che stamane si sono recati a piazza Golden Bauhinia, dove si è svolta la cerimonia ufficiale per commemorare il 65esimo anniversario della fondazione della Repubblica popolare cinese, con un massiccio schieramento di polizia.   

Alle celebrazioni hanno preso parte numerose autorità del partito comunista e il capo dell’esecutivo di Hong Kong, Leung Chun-ying. Al loro arrivo sono stati sommersi dai fischi e dalle grida degli studenti. Senza fare esplicito riferimento alle manifestazioni il governatore ha invitato gli abitanti dell’ex colonia britannica a «lavorare mano nella mano per realizzare il sogno cinese». «Ci auguriamo – ha continuato – che tutti i settori della società lavorino con il governo in modo pacifico, legale, razionale e pragmatico», per far avanzare il «nostro processo costituzionale», ha continuato Leung prima di brindare in onore di Zhang Xiaoming, il rappresentante di Pechino a Hong Kong.

Nel frattempo il segretario di Stato americano John Kerry ha detto di voler discutere dell’attuale crisi politica a Hong Kong con il suo collega cinese Wang Yi, nel corso di un colloquio previsto per oggi al Dipartimento di stato. La Cina, alla quale il Regno Unito ha restituito Hong Kong nel 1997, ha annunciato che il futuro capo dell’esecutivo locale sarà sì eletto a suffragio universale nel 2017, ma che solo due o tre candidati, selezionati da un comitato, potranno presentarsi alle elezioni.

 

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