IL CAIRO – L’organizzazione egiziana del gruppo jihadista dello Stato islamico (Isis) ha postato un nuovo video di una decapitazione e di una esecuzione di un soldato egiziano rapito in un attacco nella penisola del Sinai.
Diffuso ieri notte, il video non fornisce nessuna informazione sull’individuo decapitato. Ma in passato i jihadisti di Ansar Beit al Maqdess hanno riservato questo genere di esecuzione alle “”spie”” che accusano di collaborare con gli eserciti egiziano e israeliano.Nello stessso filmato il soldato egiziano declina la sua identità e afferma di essere stato catturato in un attacco sferrato ad un posto di blocco stradale dell’esercito il 2 aprile nel Nord del Sinai. Il militare spiega inoltre che durante l’assalto i jihadisti si sono impossessati di due tank e di delle armi. In seguito viene fucilato da un uomo mascherato che ha appena decapitato l’altro uomo al suo fianco. Il corpo del soldato fucilato era stato ritrovato il giorno dopo gli attacchi del 2 aprile, secondo un funzionario della sicurezza. Quel giorno almeno due civili e 15 soldati sono morti in diversi attacchi coordinati contro cinque posti di blocco dell’esercito nel Sud di Sheikh Zuwaid, nei pressi di al Arich, capoluogo della provincia del Nord-Sinai.Recentemente ribattezzato “”Provincia del Sinai””, il gruppo egiziano affiliato all’Isis ha rivendicato la maggior parte degli spettacolari e sanguinosi attentati perpetrati nel Nord del Sinai da quando l’esercito ha destituito il presidente islamista Mohamed Morsi nel luglio del 2013.