Irlanda oggi alle urne per referendum per decidere sulle nozze gay

DUBLINO – A favore o contro il matrimonio tra persone dello stesso sesso? Gli irlandesi sono chiamati alle urne oggi per uno storico referendum che propone di modificare la Costituzione, includendo nell’articolo che definisce l’istituto della famiglia la clausola secondo cui “”il matrimonio può essere contratto in base alla legge da due persone, senza distinzione di sesso””.

Il solo fatto che il referendum sia stato organizzato illustra l’evoluzione dei costumi in questo Paese di 4,6 milioni di abitanti, di cattolicissima tradizione, dove fino al 1993 l’omosessualità era considerata un crimine e il divorzio è stato legalizzato solo nel 1995. L’aborto resta vietato, salvo in caso di pericolo di morte della madre.Secondo i sondaggi, il “”sì”” alle nozze gay dovrebbe prevalere, anche se la distanza dal fronte del “”no”” sembra essersi ridotta alla vigilia del voto. L’adozione della riforma farebbe entrare l’Irlanda nel club che al momento conta 18 Paesi, di questi 13 sono in Europa, dove il matrominio tra persone dello stesso sesso è stato legalizzato o è sul punto di diventarlo. Nella vicina Gran Bretagna le nozze gay sono legali dal 2014, con l’eccezione dell’Irlanda del Nord. 

 Entrambi gli schieramenti della campagna hanno effettuato i loro appelli sino all’ultimo giorno prima del voto. Il primo ministro irlandese, Enda Kenny, ha lanciato un appassionato appello agli elettori, chiedendo loro di votare sì “”per fare la storia””. Alcuni ministri del governo hanno espresso preoccupazione per un voto molto serrato e per il consistente ‘Fronte del no’ che è parso emergere nei giorni conclusivi della campagna elettorale.””Il Fronte del no sta crescendo e si sta inasprendo. Sapevamo che sarebbe stato un referendum molto sentito, ma lo è molto di più di quanto avessimo previsto inizialmente””, ha dichiarato un ministro. “”Sarà molto più serrato di quanto avessimo pensato inizialmente””.Se i giovani sono in generale per il “”sì”” e gli ultrasessantacinquenni propendono invece per il “”no””, la partita si gioca oggi nell’Irlanda “”di mezzo””, in particolare nelle aree rurali dove la chiesa è ancora estremamente influente.

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