Tsipras, affrontare il triangolo politica-banche-oligarchi

ROMA – Alexis Tsipras si è detto “fiducioso” sulla possibilità di arrivare ad una soluzione di compromesso entro la settimana, ovvero entro il termine posto dall’eurogruppo per evitare l’uscita dall’euro della Grecia.

“Sono fiducioso – ha  detto il premier greco in un discorso all’Europarlamento – che entro due, tre giorni riusciremo a rispettare gli obblighi nell’interesse della Grecia e anche dell’Eurozona”.

Tsipras ha però puntualizzato nel suo intervento all’Europarlamento alcuni punti che dovranno essere tenuti in considerazione.  A partire dalla crisi economica, la cui colpa ora non può ricadere sui cittadini. “Io non sono tra quei politici che dice che quello che succede nel mio Paese è colpa degli stranieri”. “Sono i governi greci che, per tanti anni, hanno creato uno stato clientelare, hanno alimentato la corruzione tra la politica e l’impreditoria e hanno arricchito una certa fetta del Paese”. Tanto che oggi “il 10% del popolo detiene il 56% della ricchezza del Paese e questo 10% non ha veramente contribuito” alla soluzione della crisi. Lui stesso spiega che i soldi dati alla Grecia non sono mai arrivati al popolo greco. I soldi sono stati usati per salvare le banche europee”.  

Però, ha proseguito, nessuno dei meccanismi contenuti nei memorandum d’intesa con i creditori internazionali “ha affrontato il triangolo politica-banche-oligarchi”, nè “ha migliorato la macchina statale”. Le proposte che l’attuale governo greco “presenterà  nel dettaglio nei prossimi giorni, parlano di veri cambiamenti, che gli altri governi non volevano realizzare nel Paese”.

Ma c’è dell’altro. Il premier greco si anche soffermato sulla recente vittoria del “NO, la quale assume il significato di un vero e proprio mandato per trovare una soluzione senza gli errori del passato. “Abbiamo bisogno di un accordo onorevole  ed evitare la rottura. Sappiamo che il tempo è cruciale e vi assicuro -ha detto rivolto agli eurodeputati- che ci assumeremo la nostra responsabilità storica”. 

Tsipras ha poi aggiunto che la Grecia  è diventata negli ultimi anni un laboratorio per l’esperimento dell’austerità. Ma bisogna ammettere che questo esperimento è fallito. “La proposta del governo greco per la ristrutturazione del debito non è disegnata per mettere del peso extra sui contribuenti europei. Dobbiamo aprire una discussione sulla sostenibilità del debito pubblico della Grecia.  Non possiamo avere dei tabù”.

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