India: subiva molestie sessuali, 16enne si dà fuoco

NEW DELHI – Una ragazza di 16 anni è morta oggi dopo che si è data fuoco a causa di ripetute molestie sessuali di alcuni ragazzi del suo villaggio nel Punjab, nell’India nord occidentale.

Lo riporta oggi The Hindustan Times. L’incidente risale al cinque agosto quando l’adolescente, che appartiene a una famiglia di ‘dalit’ (intoccabili o fuoricasta), si è cosparsa gli abiti di benzina e poi si è data alle fiamme. Ricoverata all’ospedale di Chandigarh con il 70% di ustioni non ce l’ha fatta a sopravvivere. Secondo quanto ha raccontato lei stessa prima di morire, da alcune settimane era costretta a subire pesanti molestie di alcuni ragazzi (di una casta superiore) che la seguivano quando tornava da scuola e la importunavano alla fermata del bus. In un primo momento, la polizia del villaggio di Kal Banjara si era rifiutata di accettare la denuncia perché impegnata in una visita di un politico locale.

Soltanto sabato scorso gli agenti hanno aperto un’indagine sulla vicenda e sono andati al nosocomio per interrogarla. La vittima, dal suo capezzale, ha identificato quattro aggressori che sono ora ricercati. Uno di loro, di nome Mani, l’avrebbe anche picchiata dopo che ha reagito ai loro commenti e gesti volgari. “Ero sotto shock – ha raccontato al magistrato locale in ospedale – e avevo paura che se i miei genitori lo venivano a sapere, mi avrebbero impedito di andare a scuola”. E poi ha detto di aver tentato il suicidio perché “non poteva più sopportare le umiliazioni”. Gli investigatori ritengono però che il gesto sia legato a una disputa familiare, tanto che i genitori si sono rifiutati di presentare una denuncia.

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