Air France. I sindacati chiedono l’intervento del governo

PARIGI – A poche ore dall’aggressione subita dai due manager di Air France dopo l’annuncio di 2.900 esuberi, i principali sindacati rappresentati nel gruppo AirFrance-Klm hanno chiesto al governo francese di intervenire e scongiurare i licenziamenti nella compagnia francese, prendendo “un impegno forte” per il suo riassetto”.

“Solo un progetto industriale fondato su uno sviluppo ambizioso potrà suscitare l’adesione dell’insieme dei dipendenti AirFrance“, scrivono in una nota comune, ricordando che lo Stato e’ azionista al 17% della compagnia. Intanto, in un intervento pubblicato dal quotidiano L’humanité, il sindacato Cgt condanna “le aggressioni fisiche” di ieri contro i dirigenti AirFrance, ma anche “i licenziamenti” che la societa’ minaccia di effettuare. “Chi semina vento raccoglie tempesta”, scrivono.  

E sulla mobilitaszione francese interviene anche Maurizio Landini. “Occupare le fabbriche? Sarei pronto a farlo per difendere il lavoro”. Cosi’ il segretario generale Fiom, ai microfoni di Agora’ su Raitre, commenta quando e’ accaduto ieri a AirFrance. “Oggi qualsiasi azienda che chiude – aggiunge – e’ persa per sempre. Per difendere posti di lavoro e crearne di nuovi siamo pronti ad utilizzare, democraticamente come abbiamo sempre dimostrato, determinate azioni”. Landini comunque si dice contrario a gesti estremi come l’aggressione al management di AirFrance da parte dei lavoratori, ma ritiene che questi comportamenti siano frutto della disuguaglianza: “In questi anni si e’ creato un grande divario nella distribuzione del reddito che si e’ allargato sempre di piu’. Prima la differenza di stipendio tra un manager e un operaio era di 20-30 volte ora si e’ arrivati a 500-1.000 volte”. 

Condividi sui social

Articoli correlati