Svezia. Il movente dell’assalto alla scuola è il razzismo

STOCCOLMA –  Ci sono “motivazioni razziste” alla base dell’assalto di ieri alla scuola di Trollhattan in Svezia.

Lo rende noto la polizia svedese, in base al comportamento del killer “sulla scena del crimine e alla scelta delle vittime”. La polizia ha trovato riscontri per la pista razzista anche nella perquisizione dell’abitazione del 21enne ucciso dalla polizia. La scuola era frequentata per lo piu’ da studenti di famiglie immigrate.

IL comandante della  polizia svedese  Niklas Hallgren ha spiegato che le autorità hanno basato le loro conclusioni su ciò che è stato trovato nell’appartamento del killer e sul “suo comportamento durante l’attacco”. Testimoni oculari, ha proseguito il capo della polizia, hanno ipotizzato che l’aggressore abbia scelto il luogo dell’attacco e le sue vittime – un professore e un 17enne, scrive la Bbc online – “sulla base dell’etnia”.

“Nell’insieme il quadro indica che l’autore (dell’attacco) ha commesso i crimini nella scuola di Kronan per un motivo razzista”, ha sottolineato la polizia in un comunicato. Secondo i media svedesi l’aggressore 21enne, che è stato ucciso dalla polizia, si chiamava Anton Lundin Pettersson ed era contro l’Islam e l’immigrazione. “Era una persona solitaria – ha detto un ex compagno di classe al tabloid svedese Expressen -. Amava i videogiochi e viveva nel suo mondo”.

La polizia ha reso noto che le vittime nella scuola avevano origini non scandinave. Uno dei morti e’ un 17enne giunto dalla Somalia tre anni fa. Il ferito e’ un 15enne, appena arrivato dalla Siria. Il ministro dell’Interno svedese, Anders Ygeman, ha difeso la politica di centrosinistra sui migranti. “Dobbiamo chiederci come la nostra societa’ si stia sviluppando – dice il ministro – e come mobilitare le nostre forze migliori contro la violenza razzista. Non possiamo condannare la nostra politica, perche’ c’e’ un pazzo che uccide bambini”.

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