Aereo russo precipitato. Isis rivendica abbattimento

IL CAIRO – Il gruppo fondamentalista egiziano legato all’Isis e attivo nella penisola del Sinai ha rivendicato l’abbattimento dell’Airbus 321 della compagnia low cost russa Metrojet ex Kogalymavia, precipitato questa mattina e che è costato la vita a 224 persone.  “I soldati del ‘califfato’ sono riusciti ad abbattere un aereo russo nel Sinai“, recita una dichiarazione che sta circolando sui siti jihadisti.

L’aereo è precipitato in una zona montuosa centrale del Sinai, proveniente da Sharm el-Sheikh e diretto a San Pietroburgo. Intorno alle 8 del mattino si erano perse le sue tracce. 

Dopo la tragedia una serie di notizie contraddittorie si sono susseguite, soprattutto legate al fatto che si potesse trattare di un incidente dovuto a un guasto tecnico, visto che il velivolo aveva 18 anni. Fonti della sicurezza dell’aeroporto di Sharm el-Sheikh citate dall’agenzia russa Ria Novosti. hanno riferito che ”Nell’ultima settimana l’aereo aveva richiesto più volte assistenza perché il motore non si avviava. Inoltre secondo alcune fonti, da un primo esame dei rottami non sono emersi elementi che facciano pensare che l’aereo sia stato abbattuto.

Secondo alcune testimonianze, poco prima di scomparire dai radar, il pilota inoltre avrebbe chiesto un atterraggio d’emergenza nell’aeroporto più vicino.  Dopo questa richiesta si sarebbero interrotte le comunicazioni. Secondo un’altra versione invece il pilota avrebbe chiesto un cambio di rotta e un atterraggio all’aeroporto del Cairo. Da quel momento, all’incirca dopo 23 minuti dopo la partenza l’aereo ha più ripreso i contratti e sarebbe  scomparso dai radar.

Di certo al momento c’è che è stata ritrovata la scatola nera e che non ci sono superstiti tra i passeggeri.Tra le vittime anche 17 bambini, oltre a 138 donne, 62 uomini, 7 membri dell’equipaggio. L’esecutivo egiziano ha  riferito che i sette membri dell’equipaggio erano tutti di nazionalità russa mentre dei 217 passeggeri dell’aereo, 214 erano russi e tre ucraini.

Le fonti spiegano che sono stati rinvenuti circa 150 cadaveri, tra cui corpi carbonizzati, in un raggio di 5 chilometri dal luogo dell’impatto. Il velivolo, aggiungono, deve essere precipitato verticalmente, dinamica che ha fatto si che molte parti dell’aereo prendessero fuoco. Due terzi del velivolo “sono distrutti” mentre la parte vicina ai serbatoio di carburante sarebbe ancora parzialmente integra. Sul posto sono state inviate una cinquantina di ambulanze, anche se le condizioni climatiche avverse hanno reso difficile il lavoro delle squadre di soccorso. 

Vladimir Putin ha espresso “le più profonde condoglianze” alle famiglie delle vittime del disastro e ha disposto l’invio di una missione di tecnici russi che esamineranno i rottami del velivolo e indagheranno in coordinamento con le autorità egiziane e ha proclamato una giornata di lutto nazionale. 

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