Dalla Siria alla Turchia contro l’Isis

ISTANBUL – La Turchia lancerà nei prossimi giorni un’operazione militare contro l’Isis. Lo ha detto il ministro degli Esteri uscente di Ankara, Feridun Sinirlioglu, durante una visita a Erbil, nel Kurdistan iracheno. 

“Daesh (l’Isis, ndr) minaccia il nostro modo di vivere e la nostra sicurezza. Abbiamo in programma di agire militarmente contro di loro nei prossimi giorni. Lo vedrete. Dobbiamo essere tutti insieme contro questo pericolo”, ha detto Sinirlioglu, citato dall’agenzia di stampa statale Anadolu. “Agiremo in modo responsabile così che la regione curda e l’Iraq possano vincere la lotta contro il terrore”, ha aggiunto.   Proprio in queste ore prende sempre più piede l’ipotesi che sia stato l’Isis ad abbattere l’aereo russo. Il capo del Foreign Office britannico, Philip Hammond, infatti, ritiene che ci siano “probabilita’ significative” che ad abbattere l’aereo russo, schiantatosi sabato nella penisola del Sinai, sia stato il gruppo jihadista. Al capo della diplomazia britannica e’ stato chiesto se ci sia l’Isis dietro il disastro e Hammond ha risposto: “l’Isis-Sinai ha rivendicato la responsabilita’, lo hanno detto subito dopo l’incidente. Abbiamo verificato tutto il quadro delle informazioni, compresa la rivendicazione, ma ovviamente anche una serie di altre informazioni, e concluso che c’e’ una possibilita’ significativa”.

Nel frattempo, anche sul fronte siriano, si inasprisce la guerra contro lo stato islamico. La Russia ha inviato missili antiaerei in Siria per proteggere i propri aerei da caccia impegnati nei raid contro l’Isis nel Paese arabo: lo ha detto il comandante dell’aviazione militare russa, il generale Viktor Bondarev, nel corso di un’intervista al tabloid Komsomolskaya Pravda. Bondarev ha commentato che i jet russi potrebbero essere attaccati durante le loro missioni senza specificare quali missili sono stati mandati in Siria. “Abbiamo calcolato le possibili minacce – ha spiegato il generale -, abbiamo fornito non solo caccia, aerei d’attacco, bombardieri ed elicotteri, ma anche sistemi missilistici antiaerei perché ci possono essere diversi casi di forza maggiore”.

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