Siria, emergenza profughi in fuga dalle bombe russe

BEIRUT – Continua l’esodo dei civili siriani, i quali non solo scappano verso la Turchia, ma anche verso la Giordania. L’offensiva aerea russa a sostegno dell’avanzata governativa nel sud della Siria sta spingendo infatti circa 20mila persone in fuga verso il valico di Tel Shihab e altre zone fuori dal controllo del regime a sud-ovest di Daraa.

Altre 8mila persone – affermano  fonti locali – sono in marcia verso Yadude, a nord-ovest del martoriato capoluogo meridionale siriano.  

Nel frattempo nascono nuovi campi profughi per i siriani che fuggono dalla città di Aleppo. Si contano almeno 35mila persone giunte la scorsa settimana a causa dei bombardamenti dell’esercito siriano appoggiato dalla Russia. La Turchia ha chiuso la frontiera con la Siria e migliaia di profughi sono rimasti al confine e gli operatori umanitari turchi hanno cominciato a costruire dei nuovi campi profughi in Siria. Oggi la cancelliera tedesca Angela Merkel è ad Ankara, dove discuterà della crisi migratoria con i leader turchi per concludere l’accordo da tre miliardi di euro tra l’Unione europea e  Turchia. 

In mattinata è previsto che incontri il primo  ministro Ahmet Davutoglu, mentre nel pomeriggio vedrà il presidente  Recep Tayyip Erdogan. I colloqui si concentreranno probabilmente sul  contributo turco, e degli aiuti di cui il Paese ha bisogno, per  limitare il numero di migranti diretti verso l’Europa occidentale.

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